L’Italia neutrale.
Se c’è un paese al quale questa guerra non conviene, quel paese è l’Italia. Dobbiamo recuperare il nostro ruolo di paese mediatore, nell’Alleanza Atlantica, ma capace di gettare ponti, non alzare barricate.
Economia
Non conviene all’Italia esporsi nella guerra in Ucraina, perché tutti i nostri più importanti rapporti commerciali passano per Russia e Cina. Noi abbiamo ormai una crisi economica endemica che sta mettendo in ginocchio il paese, e non possiamo permetterci di venire stremati dall’esclusione dei nostri partner commerciali più importanti.
Le sanzioni alla Russia, hanno impedito al nostro paese di esportare verso Mosca, le nostre eccellenze ad esempio nel campo alimentare. Sono quasi dieci anni che paghiamo lo sconto di sanzioni, particolarmente dannose per i settori produttivi di eccellenza nel nostro paese nel campo agroalimentare.
Le forniture energetiche, che stiamo ricevendo in maniera alternativa alla Russia, vengono spesso da paesi instabili, sui quali non possiamo fare affidamento nel lungo periodo. Mentre il gas che ci viene mandato dagli Stati Uniti, è nettamente più costoso ed inquinante.
Il rincaro delle forniture energetiche sta mettendo il ginocchio tutto il sistema produttivo. Il caro dell’energia contribuisce gravemente ai rincari di ogni settore.e dunque all’impoperimento generale.
Strategicamente
Noi italiani siamo estremamente esposti, verso l’est Europa. Un conflitto che degenera può diventare pericoloso soprattutto per noi. L’Italia ha bisogno di ritrovare un prestigio internazionale, che ha perduto. Di attingere alla sua grande tradizione diplomatica.
Un paese come la Turchia ha dimostrato di poter diventare centrale, pur essendo nella Nato, nelle relazioni internazionali, mediando con Putin. Non ha eseguito ciecamente i diktat di Washington, ma ha messo l’interesse nazionale al centro della propria politica.
Erdogan ha dimostrato di essere un grande leader, che soprattutto decide, a vantaggio della Turchia. Noi dobbiamo riscoprire immediatamente la nostra tradizione di paese ponte. È il ruolo naturale che ci danno la nostra storia e la nostra posizione geopolitica, nel cuore della mitteleuropa e contemporaneamente al centro del Mediterraneo.
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