L’Italia sgangherata davanti all’invasione
Il paese si trova davanti ad una crisi epocale. I suoi confini sono minacciati, quindi la sua sovranità stessa è minacciata. Non semplicemente perché c’è chi scappa dalle guerre, o dalle carestie. Ma perché le ONG stanno mettendo in discussione il diritto del paese di regolare gli ingressi sul proprio territorio nazionale. Praticamente la possibilità di regolare i propri confini. Senza questa, non c’è più lo Stato sovrano ma soltanto un territorio libero.
Però anche davanti a questo il nostro apparato non riesce a reagire. Perché c’è un governo in Italia, ma molti settori dello Stato remano sistematicamente contro.
I giudici di Catania
Un tribunale a Catania ha semplicemente stabilito che non possiamo trattenere I migranti, perché tra le altre cose il decreto ad hoc, sarebbe in contrasto con la legge europea. La legge europea è considerata superiore alla legge nazionale.
Il tribunale non si inventa nulla di nuovo è un vecchio problema questo. Siamo in mano a Bruxelles , siamo in mano a Strasburgo , ma non a Roma, dove abbiamo eletto un parlamento sovrano.
La legge europea è superiore alla nostra, tranne per i dodici principi fondamentali della costituzione; a detta della dottrina delle Corti. Allora forse qualcuno si dovrebbe ricordare che, l’articolo 1 della costituzione prevede anche la sovranità italiana. E se una nazione non può regolare i propri confini non è sovrana.
L’Italia è debole
L’Italia è un paese debole. Fragile. Uno stato che non riesce a difendere se stesso. Possiamo mettere in campo tutte le forze che vogliamo, ma il nostro problema non è di uomini o di mezzi. Quelli li possiamo sempre trovare. Il nostro problema è di solidità dell’apparato che dovrebbe sostenerli.
Noi abbiamo leggi che impediscono a chiunque voglia difendere la legge di poter agire, senza il rischio di finire immediatamente sotto processo. I poliziotti, gli operatori di pubblica sicurezza, hanno tutti le mani legate. Noi abbiamo tribunali dove prevale sempre il garantismo sulla giustizia.
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