Il 15 marzo scorso veniva sgomberato uno stabile occupato come centro sociale in Firenze. Parliamo di quello in viale Corsica.
Per protesta contro lo sgombero il 20 marzo scorso un gruppo di antagonisti ha organizzato, tramite social media, una manifestazione non autorizzata e non preannunciata. Abbiamo analizzato già quello che è successo (Firenze, teatro di guerriglia urbana dei soliti noti).
L’armamentario è quello classico in queste situazioni: caschi bastoni da usare contro i celerini. Pneumatici, materassi o simili per fermare le cariche.
Staffette in bicicletta per cercare di individuare la dislocazione degli agenti. Bombe carta e oggetti qualsiasi da lanciare sugli agenti. Scritte A.C.A.B. sui muri (All Cops Are Bastards: tutti i poliziotti sono bastardi) o simili.
Il corteo partito alle 18:00 con circa 500 persone da piazza Leopoldo, ha seminato danni e violenza, anche con lancio di fumogeni e bombe carta, tra Rifredi e San Jacopino. La festa si è conclusa verso le 21.30.
Nei disordini è stato danneggiato un istituto bancario e sono stati danneggiati o incendiati diversi cassonetti. A fine serata troviamo otto poliziotti feriti, quattro manifestanti arrestati, uno denunciato a piede libero.
La reazione politica
La politica cittadina, attraverso L’Assessora Benedetta Albanese ha definito come inaccettabile il comportamento degli antagonisti. La Polizia di Stato attraverso Il Questore Maurizio Auriemma ha lodato il comportamento degli agenti e di chi li ha diretti, per aver tenuto la piazza. Tutto qui. Neanche una parola di sostegno ai poliziotti feriti. Nessun impegno futuro a contrastare simili comportamenti o a proteggere gli operatori in campo.
In questa sede vogliamo andare oltre la cronaca di un pomeriggio di follia antagonista già descritta a dovere sui media. Quello che preme evidenziare a qualche giorno dai fatti, a bocce ferme, è la cornice di violenza organizzata e la ricerca dello scontro con la Polizia. Che va ben oltre il diritto di manifestare e la difesa delle proprie, seppure discutibili ragioni.
Emerge la volontà impunita di tenere interi quartieri periferici in ostaggio della barbarie anarcoide in spregio alla convivenza civile, macabro specchio del degrado morale, civile e giuridico di questo triste momento.
La provocazione sistematica ai danni della polizia
L’impegno a cercare l’incidente fasullo con gli agenti da sbandierare all’opinione pubblica per attestare le violenze della Polizia. La presunzione di potersi confrontare quasi militarmente in uno scontro organizzato con reparti specializzati antisommossa. Obbligati dai decisori politici a non contrastare i disordini. Tutto questo chiude il cerchio per valutare il livello di decadenza della nostra società attuale.
Alla violenza dei manifestanti, Poliziotti e Carabinieri rispondono con la rabbia di chi per dovere deve affrontare certe situazioni. Di chi non è tutelato dalle istituzioni che deve difendere.
Tra gli altri abbiamo registrato le parole di Massimo Bartoccini, segretario provinciale del Sindacato SAP di Firenze. ”Ci troviamo ancora in una condizione di difficoltà dove a subire sono sempre i colleghi in prima linea. Anche stavolta contiamo dei poliziotti feriti per fermare la protesta violenta di un gruppo antagonista contro lo sgombero di una palazzina occupata da dieci anni. Mai una qualsiasi ragione può giustificare la violenza”
Speriamo che si l’ultima volta che descriviamo e commentiamo un episodi del genere.
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