Un video comparso sui social ha in breve tempo realizzato oltre un milione di click, like, visualizzazioni, oltre a migliaia di condivisioni. È l’urlo di rabbia di uno dei tanti imprenditori del settore della ristorazione che chiede a gran voce delle risposte chiare per il presente, un aiuto concreto per ripartire, ed una classe politica in grado di rappresentare l’interesse degli Italiani in Europa. Rabbia e Orgoglio.
Indubbiamente, lo sfogo rappresenta ben più di un semplice fenomeno social. Le richieste, che hanno riscosso migliaia di apprezzamenti, come si legge nei commenti, elogiano l’imprenditore che ha deciso ‘di metterci la faccia’.
Pasquale Naccari, noto ristoratore fiorentino, non ha certo peli sulla lingua.
Con l’esplosione della Pandemia, ha preferito chiudere la sua attività ancor prima del varo del lockdown nazionale, al fine di non mettere a repentaglio l’incolumità dei propri collaboratori e delle loro famiglie. Un sacrificio imprenditoriale – dal fine nobile – a tutela della collettività.
Con il varo del decreto del 9 Marzo, abbiamo visto trascorrere un mese dalle finestre di casa. Chiusura totale. Motori fermi. Tavolini deserti.
Oggi, i nostri eroi sono i sanitari in camice e mascherina che combattono negli ospedali per salvare le vite umane. Domani, ne siamo certi, chi dovrà salvare il Paese saranno proprio gli imprenditori (piccoli e medi), oltre agli autonomi, ai dipendenti, e tutte le realtà artigiane che sono il carburante che manda avanti il motore economico dei consumi interni.
Vista la confusione galoppante, l’eruzione di fake-news, nonché l’applicazione eterogena delle misure restrittive da Regione a Regione, l’imprenditore ha deciso di ‘sbottare’ in una serie di dirette streaming indirizzate a Palazzo Chigi. Infatti, Pasquale Naccari si rivolge all’ amico ‘Peppe’ con la trasparenza e la schiettezza di chi ha costruito tanto con anni di sacrifici.
Insieme alla famiglia, Pasquale Naccari è riuscito a costruire un ‘gioiello’ culinario nella Capitale del Rinascimento. Complice la partnership con il Maestro Pizzaiolo Mario Cipriano, la realtà imprenditoriale si é ampliata mietendo successi oltre che riscuotere premi e riconoscimenti anche a livello nazionale (Gli streaming citati sono stati condivisi anche dal profilo ufficiale del Gambero Rosso, facendo record di like/visualizzazioni, ndr).
Oggi, vedendo anni di sacrifici ed il lavoro di decine di dipendenti messi a rischio dalle possibili regole di distanziamento, l’imprenditore ha pensato bene di lanciare il suo j’accuse nei confronti del mondo politico troppo ‘vago’, chiedendo con forza delle misure chiare e concrete.
L’assenza di misure che tutelino le spese fisse (affitti, utenze, etc.), sono una spada di Damocle su tutto il settore della ristorazione. E’ chiaro che se la falce delle restrizioni risulterà in un crollo di fatturato, starà allo Stato dover trovare delle soluzioni per non cadere nel baratro di un crollo occupazionale.
Il sostanziale congelamento del settore del Turismo impone ulteriori riflessioni per le Città d’Arte come Firenze, in aggiunta alla ‘fuga’ della popolazione univesitaria.
Se il Premier ‘Beppe’ Conte, continua Naccari sui social, manterrà fermo il punto in Europa, tutelando gli interessi del suo popolo, avrà al suo fianco 60 milioni di ‘legionari’, pronti a rompersi la schiena per ricostruire il Paese. Non siamo, conclude sempre Naccari, né vacche da mungere o frutti da spremere per risanare i conti di oggi, condannando le generazioni del domani.
Il ritratto finale è quello di un mondo imprenditoriale pronto a rimboccarsi le maniche per sollevarci dalle macerie, ma che necessita di strumenti per farlo.
In attesa di una risposta da Palazzo Chigi, il mondo del Web attende la prossima diretta……
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