L’Occidente davanti a Trump

L’Occidente davanti a Trump

Coloro che si sono spesi illudendosi e scaldandosi alla fascina della realizzazione di un Occidente idealizzato e che nella realtà delle cose non esiste, non è storicamente mai esistito, ed è un’ideale già al tramonto e smentito dai fatti, rimarranno profondamente delusi. Infatti lo stesso Donald Trump, ha dimostrato abbondantemente di non credere a questo mito utopistico, esprimendo distacco se non disprezzo o ostilità nei confronti del vecchio continente imbelle.

Nulla di nuovo, il presidente statunitense riprende la tradizionale politica americana che è da sempre di cesura col vecchio continente. Infatti Trump crede nei rapporti ed anche nelle eventuali conflittualità, fra realtà geopolitiche diverse e lui ha la certezza che le Americhe siano una autonoma realtà geopolitica

Lo ha fatto capire con discorsi apparentemente assurdi ma che non sono altro che una lezione di geopolitica o perlomeno della sua visione. Ha parlato del Canada, che dice dovrebbe avere interessi e legami con gli USA e fa capire che le nostalgie britanniche sono fuori dalla storia.

Parla del Messico facendo intendere che il golfo è zona strategicamente interessante per Washington, parla di Panama e delle vie di comunicazione f ra i due oceani.

Poi accenna alla Groenlandia, geograficamente americana anche se politicamente ancora danese

Ha fattocomprendere a chiare lettere che per lui la priorità è nel continente americano. Ha dimostrato che vuole ridimensionare i rapporti col nostro continente anche con la proposta del rincaro dei dazi che ha gettato tutti nello sconforto.

L’Europa infatti è sempre stata una realtà geopolitica a se stante e lui la vede lontana. Possiamo affermare che con la sua amministrazione l’oceano Atlantico si è allargato, distanziando le due realtà.

L’Europa è stata nel passato un’unica realtà culturale più che geografica, in quanto è chiaramente una penisola del continente asiatico, un’ecumene molto conflittuale al suo interno ma una sola realtà con una forte matrice Greca e Romana e in seguito cristiana

Matrice di universalismi come anche il comunismo sovietico aveva preteso di essere in un primo momento. Il nostro continente avrebbe avuto la preziosa opportunità di crescere unendosi all’Eurasia, in una proficua collaborazione a quella che era stata la terza Roma, ricucendo quella divisione fra Oriente e Occidente che il concilio di Firenze del 1439 aveva il proposito di annullare ma che invece perdura tutt’oggi.

L’Europa invece si è lasciata incantare dal canto delle sirene, ipnotizzata dal miraggio di un Occidente inesistente e si è schiantata contro la scogliera rappresentata simbolicamente dalla guerra contro l’orso russo, visto erroneamente come una minaccia e naufragando miseramente

È innegabile che la Russia sia Europa da sempre, invece abbiamo scelto il mito atlantista di un inesistente Occidente ed ora ci troviamo nella stessa condizione degli amanti respinti. La Russia nel frattempo sembra essere convolata a nozze con la Cina ed il BRICS ed ora sembra addirittura trovare distensione anche con gli USA. In Europa invece c’è solo astio ingiustificato nei confronti della Russia, risentimento nei confronti degli USA, diffidenza nei confronti della Cina, incomprensione nei confronti dell’Islam, i cui vertici sembrano andare maggiormente d’accordo sia con la Russia che con la Cina, in alcuni casi addirittura, come le monarchie del golfo, con gli USA.

La Turchia era nostra alleata, la più potente e avrebbe potuto funzionare da ponte naturale fra Europa e Islam ed anche con la Russia e l’abbiamo isolata come l’Europa ha fatto anche con la Serbia e l’Ungheria

Gli europei, smemorati, si  sono dimenticati che l’Asia Minore è da sempre una cerniera, la porta d’Oriente. In modo retorico hanno parlato fino alla nausea di ponti e invece sono stati eretti solamente muri.

Stupidamente i ponti si pensava fossero solo quelli riguardanti i migranti

Gli europei sembrano più soli e nutrono risentimento nei confronti di un mondo che gli appare ostile, si sentono circondati e accusano la Russia di avere la paranoia di sentirsi circondata, quanto invece, Mosca ha aperto diplomaticamente le porte del Cremlino al mondo intero.

Leggi anche:

https://www.adhocnews.it/

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version