Lugano – Mentre la Russia pianifica nuovi assalti nel Donbass. In Svizzera è svolta una conferenza dedicata alla ricostruzione dell’Ucraina. Secondo Zelensky dovrebbe essere una missione per il mondo democratico.
All’indomani della conquista di Lysychansk l’esercito russo è pronto a mettere nel mirino nuovi obiettivi. Le forze del Cremlino hanno continuato le loro operazioni offensive nel Donbass per prepararsi all’avanzata su Bakhmut, Siversk e Slovyansk. Nelle ultime ore sono stati segnalati raid negli oblast di Chernihiv e Sumy. A Lugano, intanto, si è svolta la Ukraine Recovery Conference. Per delineare i contorni della ricostruzione dell’Ucraina. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha parlato di “compito colossale”. Pare siano necessari almeno 750 miliardi di dollari. Oltre a molteplici investimenti e riforme.
I prossimi obiettivi di Mosca
Lo Stato Maggiore ucraino ha riferito sulla situazione militare delle principali operazioni militari in Ucraina. Da nord resta altissima la minaccia di missili e attacchi aerei provenienti dallo spazio aereo della Bielorussia. Il casus belli è dietro l’angolo. E molti analisti non escludono un possibile ingresso in guerra di Minsk a fianco della Russia.
La ricostruzione dell’Ucraina
Mentre Putin incontrava il ministro della Difesa Sergej Shoigu per discutere delle recenti conquiste russe nel Lugansk. Volodymyr Zelensky ascoltava con interesse la road map dell’Occidente per la ricostruzione dell’Ucraina. Nel suo consueto discorso televisivo notturno, il presidente ucraino ha commentato la conferenza di Lugano per la ricostruzione dell’Ucraina. Zelensky, da subito, ha spiegato che la ricostruzione del Paese dovrebbe andare oltre “il ripristino delle mura che avevamo e che sono state distrutte dai bombardamenti”. “L’Ucraina deve diventare il paese più libero, moderno e sicuro d’Europa, in ogni senso della parola. In particolare, in termini di ambiente. Sono sicuro che lo faremo”, ha detto Zelensky.
Il pensiero di Zelensky
Zelensky, d’altra parte, ha affermato che le forze ucraine hanno liberato più di mille centri e che ogni settimana ne vengono aggiunti di nuovi. “Nel sud, tutti hanno subito una distruzione su larga scala. E questo significa che sono necessari fondi colossali per il ripristino delle infrastrutture. Per il ritorno della medicina e dei servizi sociali, per il ripristino della normale vita economica”, ha aggiunto il leader ucraino. “Ci sono decine di migliaia di case distrutte solo nelle aree liberate”, ha quindi dichiarato, sottolineando che “una parte significativa dell’economia è stata distrutta”.
prima di tutto ,la conferenza di Lugano ha affrontato varie proposte per la ricostruzione dell’Ucraina e il possibile contributo dei partner internazionali. L’agenda comprende in particolare le priorità, i metodi e i principi della ricostruzione. L’evento, a cui hanno partecipato delegazioni di circa 40 Paesi e 20 organizzazioni internazionali, si concluderà nelle prossime ore con “la dichiarazione di Lugano”.
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FONTE: Il giornale.it.