L’ultimo treno per il PPE italiano

L’ultimo treno per il PPE italiano

Le date da salvare sono quelle del 6 e 9 Giugno 2024. In quei giorni i cittadini del continente saranno chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento Europeo.

La prospettiva

La posta in gioca è alta, visto che potremmo assistere ad uno scossone politico non indifferente, tale da confinare le forze socialiste all’opposizione.

La strategia ormai emersa sotto gli occhi di tutti è quella di costruire una nuova alleanza continentale tra popolari e conservatori.

Crediamo che più le alleanze politiche saranno omogenee più si configurerà con chiarezza il paradigma valoriale di riferimento e, in successione, la concretizzazione dei progetti proposti.

Nel contesto di tale prospettiva, a noi preme però sottolineare alcuni “nodi”.

Il primo: la futura alleanza, possibilmente vincente nelle urne, è auspicabile che sia di fatto (e non solo di nome) un’alleanza di centro-destra. Per far ciò occorre prioritariamente che il PPE si confermi con ampio margine il raggruppamento europeo maggioritario. Non solo nei numeri ma come asse portante di quella tradizione democratico-cristiana e popolare che ha fatto nascere e sviluppare, pur nelle sue difficoltà , la principale idea politica del Novecento.

Il secondo: entro il PPE, le forze politiche italiane che ad esso si riconducono hanno il dovere, quasi l’obbligo di mantenere una significativa forza numerica, onde evitare il possibile e malaugurato paradosso che veda il PPE più forte in Europa e più debole, quasi residuale in Italia.

Per realizzare questo imperativo morale ci vogliono molteplici atti di generosità dei partiti nazionali iscritti al PPE (e centristi in genere). L’obiettivo, di fatto senza subordinate o piani B, è far trovare sulla scheda ad elettrici ed elettori un unico raggruppamento e simbolo comune, quello del PPE. La responsabilità maggiore, inutile nasconderlo, la porta Forza Italia. Dinanzi ad un disegno ambizioso quanto necessario non sarebbe comprensibile per gli elettori centristi che hanno scelto di essere alternativi alle sinistre una diaspora totale delle sigle.

Ma non sarebbe all’altezza della missione neppure una semplice giustapposizione di simboli: uno prevalente e gli altri come minimi cespugli a fare da corona. Più si annuncia grande la missione, maggiore il coraggio richiesto. Quello del 6 e 9 Giugno 2024 potrebbe essere l’ultimo treno per il PPE italiano.

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