L’unico governo che garantisce l’Occidente. Giorgia Meloni si è dimostrata leale all’alleanza verso Washington. Per questo motivo questa maggioranza non è solo affidabile, ma assolutamente insostituibile, per gli equilibri del paese.
Lungimiranza
In Italia tutti i governi hanno dovuto cercare di allinearsi a Washington. La Nato è a trazione americana, e l’Italia subisce molto l’influenza degli Stati Uniti.
Però l’opinione pubblica è sempre più radicalmente contraria. Gli interessi della NATO non vengono visti dalla gente come gli interessi dell’Italia. E molti soffiano sul vento dei populismo per ottenere facile consenso.
Giorgia Meloni non è fatta così. La crescita di Fratelli d’Italia è sempre stata modulata, sensazionale ma non istintiva. Più ragionata, e strutturata .Dunque molto più stabile.
Il presidente del consiglio non sta aderendo alla politica della NATO, perché forzata a farlo. Lei sta aderendo alla politica della NATO perché profondamente convinta che quella sia la collocazione internazionale del paese. E non sia da mettere in discussione.
Inquietante sinistra
Il Partito Democratico è un partito pedissequo, che si è sempre allineato a quanto voluto oltre oceano. Non è il Partito Democratico che spaventa. Come non è il terzo polo che spaventa. È la minoria alla quale sono candidate queste persone. E soprattutto l’impossibilità del Partito Democratico di andare al governo, senza alleati radicalmente nemici degli americani.
Partiti e movimenti che si nutrono di un antiemeamericanismo estremamente popolare,soprattutto tra i nostalgici del mondo legato a all’Urss.
Mentre invece la destra è estremamente più rassicurante. Anche Silvio Berlusconi ha fatto dichiarazioni forti, da uomo brillante protagonista del gioco della politica internazionale, ma poi si è sempre allineato .
A destra si è critici, ma non si mette in discussione la collocazione internazionale dell’Italia. Anche la Lega che ha sempre dimostrato forte resilienza in questo senso, poi nei fatti, sono oltre vent’anni che si allinea.
Che dire
Per quanto io sia l’uomo più critico, delle politiche di Washington e di Baden. Sia perfettamente convinto della necessità di una pace. Sono onestamente convinto che Giorgia Meloni abbia ragione.
Qualsiasi scelta in questo momento deve essere interna, e non esterna all’Occidente, perché la realtà verso gli alleati è il più alto titolo d’onore dell’Italia. Sono anni che siamo leali verso l’alleanza. Anni di lealtà che ci consentono di far pesare la nostra voce e ci conferiscono autorevolezza.
Spesso questa autorevolezza, dagli stessi alleati,non è stata pienamente rispettata. Ma probabilmente un premier così determinato riuscirà a rendere maggiore il peso maggiore del nostro paese nella coalizione.
E probabilmente ora siamo più che mai, un interlocutore affidabile come pontiere per la pace. Pace che non può passare sopra le nostre teste. Ma per i nostri canali diplomatici, garantendo la nostra indiscussa collocazione.
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