Macron – La République En Marche! In Marcia! Il partito di Macron rifiuta ogni forma di conservatorismo, aderisce al progressismo, è democratico. Tanto democratico. A manganellate. La progressista Francia mi ricorda sempre di più il Cile di Augusto Pinochet. Gente trascinata per i piedi, manipoli di poliziotti che pestano donne inermi, sangue di chi manifesta con le braccia alzate in segno di resa chiedendo migliori condizioni di vita incrostato sull’asfalto.
Parigi, dietro le scintillanti vetrine nasconde l’ombra del regime. Ogni manifestazione si traduce in una mattanza.
Le immagini degli scontri tra vigili del fuoco e polizia a Parigi, durante la manifestazione dei pompieri francesi per ottenere migliori condizioni di lavoro sono agghiaccianti. I sindacati hanno organizzato la protesta nella capitale convocando i pompieri di tutto il Paese, le richieste? Aumenti dell’organico, equipaggiamenti più moderni (le penne caro Emmanuel ce le lasciano loro sul lavoro, non tu) ed un aggiornamento dell’indennità di rischio, ferma dal 1990.
L’eurocrate barricato nel palazzo dell’Eliseo ci mostra il vero volto del neoliberismo, l’Europa che vogliono a Bruxelles. Un massacro di classe gestito dall’alto. Democraticamente. Mentre starnazzano contro i pericoli di fantomatici spauracchi neofascisti, applicano metodi squadristi. E tutti tacciono. Nessuna protesta dai grattaceli di cristallo della capitale belga.
I Vigili del Fuoco francesi sono un corpo civile della Repubblica dipendente dal Ministero dell’Interno, la Polizia Nazionale francese, “invece”, è un corpo civile della Repubblica dipendente dal Ministero dell’Interno. La repressione tra corpi dello Stato è storia di regime. Le purghe staliniste, la Notte dei Lunghi Coltelli…
Chiamiamo le cose con il loro nome: la democrazia, quella vera, è un’altra faccenda. Non basta un abito di sartoria, un taglio di capelli impeccabile, il portamento efebico da damerino, per essere democratici.
Un dittatore educato, ecco a voi Emmanuel Macron.