Chi è Natale Errigo? Un promettente dirigente italiano. Già consulente di Invitalia (guarda caso il suo CEO si chiama Domenico Arcuri), è anche consulente del commissario straordinario per l’emergenza Covid. Che, sempre per un caso del destino è sempre Domenico Arcuri.
Purtroppo tale Natale Errigo è incappato in un personaggio molto dedito al suo lavoro: Nicola Gratteri, di mestiere PM di Catanzaro. E Gratteri cosa ha fatto? Ha arrestato Natale Errigo. E questo non si fa! Uno stretto collaboratore di Arcuri non si può arrestare.
Però, dato che Gratteri è famoso per essere integerrimo, vuol dire che Errigo magari era proprio da arrestare. E quale è a questo punto l’unica soluzione possibile da adottare? Il silenzio. Assoluto e tombale. Ordine imperiale: che la stampa non ne parli.
E infatti tutti zitti. Peccato che oggi giorno (almeno finché ce lo consentono, cosa non così scontata e banale) l’informazione non è così facile da tenere nascosta. E quindi alcuni giornali reazionari (tra cui, con orgoglio, noi) hanno tirato fuori la notizia.
L’ira di Matteo Salvini
“Arrestato Natale Errigo, membro dello staff del commissario Arcuri, con accuse pesantissime di legami con le cosche: serve chiarezza immediata e sorprende il silenzio tombale del governo e in particolare dei 5Stelle. Tutto normale?” Chiosa il leader della Lega sul suo profilo Instagram (clicca QUI per il post).
Già, ci chiediamo noi, come mai all’interno del Governo nessuno ha fatto parola di questo arresto? Forse perché hanno voluto prendere esempio dai legami di Natale Errigo con le cosche e hanno deciso di propendere per l’omertà? Chissà. Magari è semplicemente una svista. Anzi, sicuramente sarà così.
Magari stamani il commissario Arcuri, affiancato da Giusy Conte, decideranno di chiedere scusa alla nazione e si dissoceranno pubblicamente dal personaggio Natale Errigo.
E poi mi sveglierò tutto sudato.
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