“La manifestazione che si è tenuta ieri a Campo di Marte è stata l’occasione per alcuni nostalgici delle peggiori dittature comuniste di ritrovarsi ed urlare slogan violenti che offendono la Città di Firenze.
Abbiamo visto nuovamente in strada sventolare le bandiere della Jugoslavia titina, quelle dell’Unione Sovietica, abbiamo sentito inveire contro la polizia, lo Stato, la democrazia ed infangare la memoria dei tanti italiani morti nelle foibe al grido di “Viva le foibe, viva le foibe! Il compagno Tito ce l’ha insegnato ogni fascista appeso va infoibato”.
Chiediamo ai consiglieri ed agli assessori che erano presenti di prendere le distanze da certi slogan farneticanti che ci riportano indietro al peggio degli anni ’70 del 900.
Se vogliamo continuare a fare politica nel nome della libertà, del dialogo e della democrazia seppur da posizioni diverse e a volte contrapposte, non si può essere silenti di fronte alla violenza di quelle parole.
Ringraziamo le forze dell’ordine per come hanno saputo gestire la situazione nonostante il lancio di petardi, le ripetute offese e dopo essere stati tacciati di essere dei “Digossini pezzi di m**** e con il casco e manganello sembri proprio Playmobil”. A loro va la nostra totale solidarietà”.
Così in una nota il vicepresidente vicario del Consiglio comunale e consigliere del gruppo Centro Emanuele Cocollini ed il capogruppo del gruppo Centro Ubaldo Bocci.
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