A Firenze, da alcuni giorni, si era propagata una specie di psicosi su una manifestazione che dovrebbe tenersi stasera alle 21 in piazza della Signoria. Ad annunciarla un volantino con una grafica elaborata ma senza firma. Le autorità dichiarano che nessuno si è presentato a fare richiesta formale per svolgere l’iniziativa, come sarebbe previsto in questi casi. Tutti si domandano chi siano i promotori, per giorni si sono rincorse le voci più disparate. Vengono tirati in ballo ingiustamente gli ultras della Fiorentina e i calcianti del Calcio Storico Fiorentino. Realtà pulite, abituate a mettere la faccia in ciò che fanno per la città.
Poi, ieri sera, entra sulla scena il Sindaco Dario Nardella. Con toni allarmistici e faccia cupa d’ordinanza, se ne esce dando per scontato che ci saranno degli scontri e che a causarli saranno dei fantomatici “neofascisti”. Parte quindi la caccia all’approfondimento, visto che a Firenze non esiste alcun gruppo politico che si riconosce in quel termine.
I movimenti identitari, CasaPound, Firenze Identitaria e Casaggì, hanno più volte preso le distanze dalla diffusione del volantino e dall’organizzazione dell’evento.
Ma allora, chi si cela dietro a quell’enigmatico invito in piazza? Facendo un’indagine più accurata, si scopre che un volantino recante gli stessi slogan e sempre senza firma era stato utilizzato per la manifestazione di Torino lo scorso lunedì. Proprio quella finita su tutti i tg per gli scontri, le devastazioni e i saccheggi ad opera di gruppi anarchici.
Sulle pagine fb dei centri sociali della stessa matrice presenti a Firenze, mute rispetto all’evento fino a ieri mattina, compaiono inviti a partecipare. Ecco palesarsi la verità, riscontrabile da chiunque abbia un minimo di conoscenza di questi fenomeni. Perché allora Nardella, quando ieri ha preso parola, ha citato dei “neofascisti” inesistenti anziché sottolineare il ruolo degli anarchici? Si parla peraltro del Sindaco di una città, Firenze, che è stata più volte teatro di grandi violenze da parte di frange vicine all’estrema sinistra.
Questa mattina, sul mio profilo facebook a nome di Firenze identitaria, mi sono chiesto esattamente questo, taggando anche lo stesso Dario Nardella.
“Dario Nardella – ho scritto – in relazione alla manifestazione di stasera, si dice preoccupato per dei fantomatici “neofascisti”, termine con cui a Firenze non si identifica nessun gruppo politico. Chissà perché, invece, non ha citato gli anarchici antifascisti, visti i gravi episodi di cui si sono resi colpevoli nella nostra città.
Peraltro il Sindaco dovrebbe conoscere bene le loro modalità di azione… Conservo ancora fotografie di noti esponenti del PD fiorentino ad alcune manifestazioni non autorizzate, esattamente come quella di stasera, organizzate dagli anarchici qualche anno fa nel quartiere di Coverciano.
Chissà.. Sarà una dimenticanza? Nelle prossime ore sarà forse il caso di pubblicarle per rinfrescargli la memoria.
Si, perché a Firenze abbiamo più volte assistito a strane connivenze tra gli ambienti dei centri sociali e l’amministrazione. Connessioni concretizzatesi in concessioni di immobili, elargizione di fondi pubblici, manifestazioni di piazza condivise e anche atti appositamente presentati in Consiglio comunale e di Quartiere.
Anche Casaggì, qualche ora fa, ha detto la sua sui propri canali, riportando un’ampia e condivisibile analisi della vicenda.
“Apprendiamo dalla stampa che il sindaco Nardella avrebbe gridato al “pericolo neofascista” in merito alla manifestazione di questa sera in piazza Signoria. Un termine vintage, che nessuna realtà identitaria organizzata ha mai rivendicato e la cui deriva violenta – a Firenze – esiste soltanto nell’immaginazione di qualche seminatore di zizzania.
Allora, con la chiarezza che ci contraddistingue, ci teniamo a far presenti tre cose.
1) Casaggì non è coinvolta in alcun modo nell’organizzazione della manifestazione di questa sera. Se scendiamo in piazza, da sempre, lo facciamo con i nostri simboli, le nostre rivendicazioni e la nostra propaganda, senza ambiguità. Nelle ultime 48 ore abbiamo espresso pubblicamente la nostra contrarietà al DPCM Conte, riportando il tricolore nel centro storico e sostenendo le tante categorie colpite dalle restrizioni del governo. E ci abbiamo sempre messo la faccia.
2) I soli movimenti organizzati che hanno dato adesione ufficiale alla manifestazione sono afferenti all’area antagonista, che non ha nulla a che fare – evidentemente – con il fantomatico spettro del “neofascismo”.
3) La locandina dell’evento, volutamente vaga, porta lo stesso titolo della manifestazione tenutasi a Torino qualche giorno fa, dove le frange dell’estrema sinistra hanno dato vita a scontri e saccheggi. In quel caso, la voluta neutralità della grafica è servita ad attirare in piazza qualche migliaio di cittadini estranei alla politica, così da poter contare su una massa di manovra che funzionasse da deterrente e da stampella inconsapevole per i gruppi più violenti, liberi di staccarsi e di agire con i collaudati metodi della guerriglia urbana. Ovviamente, non è detto che accada lo stesso a Firenze. Ma la coincidenza è curiosa: possibile che non sia stata notata da chi commenta l’evento?
Speriamo, pertanto, che quella del sindaco Nardella sia una banale svista dettata dal nervosismo del momento. Perché, in caso contrario, si tratterebbe di una incomprensibile volontà di soffiare sul fuoco, alimentando lo spettro di una “strategia della tensione” che non giova a nessuno.”
Non ci resta che aspettare, stasera sapremo se quello di Nardella è stato un semplice svarione oppure una strategia accuratamente pianificata per criminalizzare le persone perbene che giustamente protestano contro il Governo Conte.