Firenze e Pisa due esempi di censura insopportabili.
Luigi Forte,Responsabile Regionale Toscana del Dipartimento Famiglia e Valori non Negoziabili di Fratelli d’Italia, interviene sugli ultimi episodi di attacchi nei confronti dei manifesti anti-aborto di Pro Vita & Famiglia.
“Insopportabile osservare come nel 2024 ci sia ancora così poca sensibilità nel tutelare la vita e la libertà di espressione: l’oscurantismo ideologizzato contro chi difende questi diritti, danneggia il tessuto culturale e sociale del nostro paese.”
Attacchi sempre più frequenti
Negli ultimi mesi, assistiamo ad una sempre più massiccia serie di critiche e attacchi da parte di alcuni esponenti del PD a causa della campagna di affissione di manifesti contro l’aborto. Questi attacchi cercano di screditare questa iniziativa e di limitare il diritto fondamentale alla libertà di espressione.
Come cittadino osservo che questa campagna non ha nulla a che fare con l’intenzione di offendere o discriminare, ma piuttosto mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione etica di fondamentale importanza: il diritto alla vita dei non ancora nati. In un contesto in cui il dibattito sull’aborto è spesso dominato da voci unilateralmente pro-choice, è cruciale dare voce anche a coloro che difendono il diritto alla vita del concepito.
Solidarietà a ProVita & Famiglia
Come Responsabile Regionale Toscana del Dipartimento Famiglia e Valori Non Negoziabili di Fratelli d’Italia non posso che esprimere sostegno a Pro Vita & Famiglia Toscana Onlus il cui obiettivo non è imporre un punto di vista, ma piuttosto promuovere una riflessione profonda ed onesta sul valore della vita umana in tutte le sue fasi. La libertà di espressione è un pilastro fondamentale delle democrazie moderne e deve essere difesa strenuamente da tutti coloro che credono nella diversità di opinioni e nel confronto civile.
Prima la rimozione ed il divieto a Firenze di procedere alle affissioni adducendo improbabili ragioni in merito alla non regolarità delle affissioni ed ora l’operazione che si sta muovendo da parte degli esponenti del PD (è di questi giorni la presentazione a Pisa di un ordine del giorno che mira alla censura dei manifesti). Questi episodi tradiscono evidentemente la linea ideologica e surrettizia di queste azioni (queste si) di censura aggressiva nei confronti di chi, semplicemente affermando una verità inconfutabile, cerca di difendere la vita.
Il pluralismo delle opinioni è ciò che arricchisce il dibattito pubblico e ci permette di crescere come società.
Il diritto alla vita è un principio universale sancito da numerose convenzioni internazionali e costituzioni nazionali. Negare il diritto alla vita al concepito è negare la sua stessa umanità e apre la porta a una pericolosa deriva in cui la vita diventa una questione di convenienza piuttosto che di valore intrinseco.
Infine, è importante sottolineare come i duri attacchi che vengono mossi, non tengono affatto in conto che, contestualmente alla denuncia dell’aborto, c’è un impegno concreto anche a offrire sostegno e risorse a donne in difficoltà che si trovano di fronte a una gravidanza non pianificata. La nostra visione è quella di una società che accoglie e sostiene le donne in tutte le fasi della loro vita, offrendo loro alternative reali e concrete all’aborto: Fratelli d’Italia non a caso ha avviato percorsi importantissimi di sostegno alle donne, alla famiglia, alla vita a tutto tondo perché difendere il diritto alla vita del non ancora nato non significa negare i diritti delle donne, ma piuttosto riconoscere e tutelare il diritto fondamentale di ogni essere umano alla vita. Questa campagna di affissione dei manifesti si inserisce in questa prospettiva e riteniamo sia corretto difenderla con fermezza.
La libertà di espressione e il diritto alla vita sono valori che non possono e non devono essere messi in discussione. Siamo fermamente convinti che solo attraverso un dialogo aperto e rispettoso possiamo trovare soluzioni condivise ai problemi che affliggono la nostra società.
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