Maradona come simbolo di riscatto sociale e amore per il calcio

Maradona

Il 25 novembre 2020, presso la residenza di Tigre (Argentina), è andata oltre la leggenda del calcio Diego Armando Maradona. Ma chi era Maradona? Una domanda alla quale anche lui avrebbe fatto fatica a rispondere. In una parola potremmo definirlo un Dio. Il Dio del Fùtbol! Un Dio immortale la cui figura rimarrà per sempre legata alla città di Napoli e all’Olimpo degli dei del Calcio. Qui Diego, con il pallone tra i piedi, sicuramente incanterà per l’ennesima volta tifosi e detrattori. In una parola continuerà a diffondere il suo amore per il calcio. Quello vero, fatto di sacrifici, sconfitte e sudore. Insomma, il calcio popolare. Quello passionale e dalle mille emozioni. E Maradona è il calcio.

L’altro Maradona

Diego, tuttavia, non fu solo simbolo di culto e devozione calcistica. Fu molto altro ancora. Diego rappresentò l’emblema del riscatto sociale per Napoli, per il Sud Italia, per la sua Argentina e tutto il Sudamerica. Dunque, una sacra icona che in patria non farebbero fatica a mettere accanto a figure del calibro di Ernesto Che Guevara ed Evita Peron. Un argentino che da solo riuscì a vincere un Mondiale. Un napoletano che portò il Napoli alla vittoria di due Scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana ed una Coppa Uefa. Un ribelle, anello di congiunzione fra tutti i grandi leaders del socialismo latinoamericano, che ebbe a cuore il riscatto dei popoli sudamericani. Un uomo fragile e solo, purtroppo, spentosi troppo presto a causa delle dipendenze e di una vita fatta di eccessi e condotta quasi sempre sopra le righe.

Questo, nel bene e nel male, fu El Pibe de Oro. Maradona è morto, viva Maradona!

 

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