Sono 2 le sagre organizzate dalle Pro Loco della Toscana aderenti all’Unpli – Unione Nazionale Pro Loco d’Italia – che hanno ottenuto la certificazione “Sagra di qualità” nel 2019, tra le 21 totali certificate nelle varie regioni della nostra penisola. Entrambe aretine: la “Festa del tortello alla lastra” di Corezzo, località nel Comune di Chiusi della Verna e la “Sagra della porchetta” di Monte S. Savino.
La cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 22 luglio nella Sala Koch di palazzo Madama a Roma, alla presenza del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Nel corso della stessa è stato consegnato il marchio “Sagra di qualità” a 21 sagre di eccellenza di tutta Italia organizzate dalle Pro Loco aderenti all’Unione Pro Loco Italiane. Il marchio, fortemente voluto dall’Unpli per identificare le sagre più rappresentative della storia e della tradizione gastronomica italiana, identifica quelle manifestazioni che vantano un passato di forte radicamento nel territorio e che hanno come obiettivo la promozione e creazione di sinergie con le attività economiche locali.
L’evento, che si è aperto con i saluti del Senatore Antonio De Poli, ha visto alternarsi gli interventi di Antonino La Spina (presidente Unpli), di Sebastiano Sechi (responsabile dipartimento Unpli “Sagra di qualità””), di Sabrina Talarico (presidente del Gist, Gruppo Italiano Stampa Turistica), di Gilberto Arru (giornalista enogastronomico) e di Pietro Roberto Montone (presidente vicario Federazione Italiana Cuochi).
“Il marchio “Sagra di qualità” – ha affermato il presidente dell’Unipli Antonino La Spina – è un cambio di passo per dare una connotazione ben definita agli eventi delle Pro Loco, distinguendoli dal proliferare di manifestazioni che, invece, sono prive di legame con i territori. Il disciplinare, inoltre, promuove i prodotti tipici, da cui scaturisce la valorizzazione territoriale“. Manifestazioni, quelle autentiche, che spesso incontrano non poche difficoltà economiche per adempiere alle norme sulla sicurezza introdotte negli ultimi anni. Un tema su cui il senatore De Poli ha annunciato “la presentazione di un disegno di legge a tutela delle manifestazioni temporanee con un forte snellimento delle procedure burocratiche per realizzare le manifestazioni temporanee“.
L’istituzione del marchio “Sagra di qualità” punta alla valorizzazione dei prodotti tipici (Doc, Dop, o inseriti nelle banche dati dei prodotti agroalimentari tradizionali regionali) ed alla promozione del cibo e dei piatti tipici della cucina tradizionale e contadina, una attività riconosciuta anche dal protocollo siglato tra Unpli e Ministero delle Politiche agricole. Al centro dell’azione dell’Unione Pro Loco quindi i prodotti tipici dei territori ma anche la tutela della cultura, del folklore, delle tradizioni, del turismo e dell’economia dei territori.
Fra i requisiti necessari all’attribuzione del riconoscimento “Sagra di qualità” la promozione degli operatori locali del settore eno-gastronomico e turistico (produttori, ristoratori, artigiani, albergatori) come attività economiche correlate alla cultura del cibo, la storicità di almeno 5 anni dalla prima manifestazione quindi una vera e propria verifica sul campo ad opera di ispettori dell’Unpli. Il regolamento che disciplina il riconoscimento e la possibilità di candidatura di una sagra sono entrambi disponibili al seguente link: http://www.unioneproloco.it/unpli/?page_id=13336.
“Sagra di qualità”: tutti i premiati nell’edizione 2019
Tra i vincitori dell’edizione 2019, in tutta la penisola:
– “Sagra della Porchetta e dei Fagioli con le Cotiche”, Monte Santa Maria Tiberina (Perugia);
– “Sagra di S. Gaetano”, Ponti sul Mincio (Mantova);
– “Sagra della Fojata e della Attorta”, Sellano (Perugia);
– “Festa del tortello alla lastra”, Chiusi della Verna loc. Corezzo (Arezzo);
– “Sagra del Ciammarrucchiello”, Buonalbergo (Benevento);
– “Sagra dei Bigoli e dei prodotti del Parco del Monte Cucco”, Costacciaro (Perugia);
– “Sagra dell’agnello a bujone”, Valentano (Viterbo);
– “Sagra del fagiolo”, Sarconi (Potenza);
– “Festa della chisola”, Borgonovo Val Tidone (Piacenza);
– “Sagra della porchetta”, Monte S. Savino (Arezzo);
– “Festa del grano”, Raddusa (Catania);
– “Festa della nocciola”, Baiano (Avellino);
– “Sagra dei fichi”, Miglionico (Matera);
– “Festival Aglianico Tumact me tulez”, Barile (Potenza);
– “Mostra Mercato Marroni del Monfenera”, Pederobba (Treviso);
– “Sagra della lumaca” Gesico (Cagliari);
– “Sagra della Varola”, Melfi (Potenza);
– “Sagra della Ciuiga”, San Lorenzo Dorsino (Trento);
– “Sagra delle olive”, Gonnosfanadiga (Sud Sardegna);
– “Festa delle castagne e del miele di castagno”, Valle di Soffumbergo (Friuli Venezia Giulia)
– “Sagra del Baccalà”, Sant’Omero (Teramo)
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