Mario Draghi, PNRR, incidenti di percorso e sgambetti. La situazione economica italiana

pnrr

Siamo interessati tutti alla riuscita del PNRR, e dell’arrivo della prima tranche di aiuti all’Italia dalla UE. Eppure i nostri protagonisti della vita pubblica italiana fanno di tutto per mettere sopra i dossier del PNRR a Palazzo Chigi dossier che distraggono, diversivi di poco conto. Un caos che ovviamente solo chi ha ben chiara la trama da seguire per arrivare al PNRR sa come evitare o arginare. Anche dandogli l’importanza che certi meccanismi richiedono, una importanza relativa, marginale.

Ma come va la nostra economia in realtà?

Partiamo da qui. Primo semestre con crescita certificata da Istat a + 2,7% a/a. Disoccupazione +9,7% a/a sotto il 10%, spread che oscilla sopra 110 bp. A ben vedere c’è da essere contenti.

La riconversione di alcuni settori produttivi in questo periodo sta facendo le sue prime vittime. Il caso GKN è sotto gli occhi di tutti. Avevamo scritto in un articolo precedente sul G30 (qui per l’articolo). Organismo dei banchieri mondiali, presieduto anche da Draghi come copresidente. I banchieri avevano invitato i Governi a trovare soluzioni per le imprese Zombie, cioè per le imprese decotte o non più economicamente convenienti perché sorpassati dai nuovi progressi tecnologici.

Perché puntualmente avviene che, per esempio nel settore auto, che con lo sviluppo di nuove tecnologie, tipo le auto elettriche, le catene di montaggio e i fornitori di materiali e semilavorati se non reingenierizzati vanno fuori mercato, come successo ad alcuni prodotti GKN.

I Governi devono pertanto trovare meccanismi per ricollocare i lavoratori licenziati. E qui mi vorrei riallacciare all’articolo scritto dal mio amico Niccolò Nesi sul reddito di cittadinanza di ieri (qui per l’articolo). Forma di intervento assistenziale nobilissima, ma che in Italia viene utilizzata prevalentemente al Sud, ed in modo da succhiare soldi allo Stato Italiano e continuare ad alimentare il circuito del lavoro nero e dei compensi a nero. Un disastro di riforma. Che invece nel caso dei lavoratori GKN può servire perché gente che ama il lavoro e lotta per questo.

Conte e i 5Stelle

Draghi ha poi quei “tira giacchette” dei 5Stelle che con il Prof. Conte hanno tentato di fare una prova di forza sulla riforma della Giustizia Penale. Ovviamente fallita, era un bluff a detta di tutti, che però per qualche ora ha fatto vedere ai grillini, in verità al patchwork del mondo grillino, che c’è pure qualcuno che tenta i bluff. Per certi versi il loro politico più serio, Di Majo, ha gestito la cosa nel modo migliore. Già, ne parliamo, ne scriviamo, qualcuno dirà: “hai visto quanto sono importante?” e lo specchio di fronte risponderà “si, sei il più bravo del reame”. Una favola appunto. Ma bando alle ciance.

I riposizionamenti politici sono in corso: Letta a Siena rischia l’autogol, MPS non è un ricordo ma una ferita apertissima a Siena. Viene da chiedersi chi abbia detto a Letta: “candidati, così sei in transatlantico durante l’elezione del Presidente della Repubblica, e pigli pure un po’ di soldi. Sei il Segretario della Ditta, mica penserai di perdere?”. Ecco sarebbe interessante sapere chi ha convinto Enrico ad entrare in questa battaglia. Non lo sapremo mai. Vi invito a seguire cosa sta accadendo a Siena in questo periodo, e pensate alle contrade.

Chi tocca il Corriere della Sera si fa male

È iniziata la battaglia del Corriere della Sera. Siccome leggo il Corriere da circa 35 anni, posso dire con assoluta certezza che chi tocca il Corriere muore. Si fa male. Il Corriere sposta quel 5% di voti in Italia che fanno vincere le elezioni al centro nord Italia. Al sud non è un quotidiano che sposta voti, a quel che si legge sui libri di Gian Antonio Stella o altri, sono le organizzazioni che spostano voti al sud. Ebbene la proprietà del Corriere pare sia in un momento di ribilanciamento. Staremo a vedere perché seguendo questo filone si capisce meglio cosa accadrà nello scenario politico italiano.

Ed a destra che succede? Già per i candidati delle amministrative abbiamo notato un certo caos. Un esempio: Michetti a Roma grande incognita. Sembra il candidato Bocci a Firenze. Bravissime persone, ma vincenti? Non saprei. Però nel centrodestra con le posizioni più morbide di Salvini, grazie al grande lavoro di Giorgetti e del Prof. Pera, se la Meloni alle prossime amministrative farà un grosso passo in avanti, con l’attuale legge elettorale, abbiamo una nuova maggioranza nel Paese. Quindi queste amministrative sono una prima prova importante dei rapporti a destra.

Conclusione: siamo in un Paese che guarda al secondo semestre economico con una immensa fiducia come ha dimostrato l’indice che misura la fiducia nell’economia da parte degli imprenditori, mai cosi alto nella storia della Repubblica. L’importante è, come dice Draghi, non chiudere più.

Presidente Draghi, tranquillo, alcuni son ragazzi che vogliono giocare un po’ al pallone. Altri invece si misurano per il dopo, quando governeranno. Può andare in vacanza.

 

www.facebook.com/adhocnewsitalia

Seguici su Google News: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version