Due morti, un’anziana italiana di 84 anni e la sua badante straniera di 74. Grave in ospedale il marito della prima. Diciassette risultano intossicati. Sono le vittime di un rogo appiccato a Mirandola (nel Modenese), nella sede dei vigili urbani, da uno straniero di origine marocchina. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e carabinieri di Carpi secondo i quali il rogo sarebbe stato appiccato volontariamente e, a pochi metri di distanza dalla palazzina, hanno arrestato l’immigrato.
Rogo a Mirandola, fermato un marocchino
Le fiamme sono scoppiate al piano terra dello stabile, nelle sede della polizia locale e il fumo si è propagato ai piano superiori dove si trovano le abitazioni. L’immigrato secondo le prime ricostruzioni avrebbe forzato l’ingresso della struttura ed appicciato poi le fiamme. Non è chiara la motivazione alla base del gesto, ma non si esclude la pista di una vendetta per un provvedimento della stessa municipale nei suoi confronti. L’uomo è stato trovato con un accendino e un berretto della polizia municipale che avrebbe rubato nella sede dei vigili urbani. I carabinieri lo hanno arrestato in flagranza e al momento è accusato di furto e danneggiamento a seguito di incendio.
Salvini: «Altro che aprire i porti»
Sulla vicenda è intervenuto il ministro dell’Interno Matteo Salvini con un tweet: «Una preghiera e un abbraccio alle famiglie delle vittime. Altro che aprire i porti! Azzerare l’immigrazione clandestina, in Italia e in Europa, è un dovere morale: a casa tutti!».