STARE IN QUARANTENA VI ANNOIA? E ALLORA IMPARATE I SEGRETI DELLA CUCINA CON MASSIMO BOTTURA: OGNI GIORNO ALLE 20 VIA INSTAGRAM C’È IL SUO VIDEO PROGRAMMA CASALINGO “KITCHEN QUARANTINE”. LO CHEF MODENESE PREPARA PIATTI INSIEME ALLA FAMIGLIA.
Si chiama ‘Kitchen Quarantine’ il programma video casalingo, a puntate, che lo chef modenese Massimo Bottura propone ogni giorno alle 20 via Instagram nei giorni dove ‘state a casa’ è un invito riproposto quotidianamente da tanti personaggi noti. L’idea è della figlia di Bottura, Alexa, che è anche videomaker. Bottura preparerà piatti in compagnia dell’intera famiglia, ovvero al fianco anche della moglie Lara e del figlio Charlie.
Le riprese saranno fatte direttamente all’interno dell’abitazione dello chef. “Quello che vogliamo fare – spiega – è condividere con il pubblico come si sta insieme chiusi in casa, facendo quello che l’emergenza ci ha tolto”. Bottura ha chiuso temporaneamente lo scorso 10 marzo i suoi tre locali di Modena.
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Nato e cresciuto a Modena, inizialmente lavora come grossista di prodotti petroliferi nell’azienda di famiglia. Nel 1986 interrompe gli studi di giurisprudenza e rileva una trattoria a Campazzo, vicino a Nonantola, dove apprende la cucina emiliana. Successivamente approfondisce la cucina francese classica con Georges Cogny e, nel 1992, studia con Alain Ducasse nel suo “le Louis XV” a Montecarlo nel corso di uno stage durato alcuni mesi.
Dopo aver proseguito la formazione a New York, nel 1995 rientra a Modena e rileva una trattoria tradizionale nel cuore della città, l’Osteria Francescana. Nel 2000 lo chef catalano Ferran Adrià invita Bottura nel proprio ristorante “El Bulli” in Spagna, dove Massimo apprende le basi della cucina molecolare.
Nella primavera 2009 la cucina di Bottura entra nell’inchiesta sulla cucina molecolare di Striscia la notizia], accusata di far uso di additivi chimici potenzialmente non sicuri. Ne fa seguito una visita dei Nucleo Antisofisticazione e Sanità che non ravvisa, tuttavia, irregolarità.
Nel 2011, sempre a Modena, assieme a Marta Pulini apre il ristorante “Franceschetta58”. Nel 2013 partecipa all’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti. Nel 2013 partecipa a un episodio della quinta stagione del programma Il testimone condotto da Pif.
È uno dei dieci direttori del centro di formazione Basque Culinary Center. Nel 2015 è stato il protagonista della prima puntata del documentario di Netflix Chef’s Table. È sposato con la statunitense Lara Gilmore e ha due figli, Alexa e Charlie, quest’ultimo affetto da un raro disturbo psicofisico. A seguito di ciò Bottura ha fondato a Modena un progetto denominato “Il Tortellante”, che coinvolge ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico in progetti di cucina aiutati da cuoche esperte.
Nel 2015, in concomitanza con l’esposizione universale di Milano (Expo 2015) realizza un progetto in collaborazione con la Caritas Ambrosiana: il refettorio ambrosiano; tale progetto, volto all’accoglienza e ristoro di persone in difficoltà, fu portato a termine nei sei mesi dell’Expo con l’aiuto di oltre cinquanta chef e consentendo un recupero di circa quindici tonnellate d’eccedenze alimentari. In Brasile fu replicato il modello, in occasione delle Olimpiadi di Rio 2016 (Giochi della XXXI Olimpiade) con la collaborazione dello chef David Hertz: il refettorio Gastromotiva. Oltre a Rio, refettori sono sorti anche a Bologna, Modena e Londra. A seguito dell’esperienza dei “refettori”, Bottura e la moglie fondano Food for Soul. Nel novembre 2017, l’esperienza del Refettorio ambrosiano viene sviluppata nel suo libro intitolato “Il pane è oro”