Mattarella ha il terrore delle elezioni e prova a convocare Draghi

Partiamo dalle cose certe: Mario Draghi potrebbe essere un ottimo Presidente della Repubblica a febbraio 2022. I 5Stelle sono pronti a votare praticamente tutto pur di non andare a casa. Renzi ha tirato troppo la corda, ma il suo passato ci insegna che la cosa che gli riesce meglio è fare il killer (politico ovvio) e anche stavolta è stato letale. Mattarella ha pressioni molto forti ma non vuole assolutamente sciogliere le camere.

Mattarella ha ripreso il pensiero di Barak Obama: se avete un problema, chiamate Mario. Oggi alle 12.00 Mario Draghi salirà al colle per ascoltare Mattarella, che proverà ad affidargli la formazione del nuovo governo. Ma con quale risultato? Sarà una risposta positiva o negativa quella di Draghi?

Di sicuro se Draghi accetterà l’incarico, non si farà mettere sotto dai capricci dei vari Renzi, Zingaretti, Di Maio e compagnia cantante. Mi immagino che una persona di spessore e di cervello come l’ex governatore di Bankitalia eliminerà il bonus monopattini e il reddito di cittadinanza. Di certo non comprerà i banchi a rotelle. I 5Stelle accetterebbero una cosa del genere?

Il nuovo Presidente della Repubblica

La legittima ambizione di Draghi (Capo dello Stato) non si realizzerà mai con questo parlamento. È abbastanza palese. Quindi, se dovesse accettare, dovrebbe rivoluzionare il perimetro della maggioranza. È logico pensare a una maggioranza di centrodestra, ampliata ad IV. E magari andando a cercare qualche “responsabile”. I costruttori a questo punto come potrebbero negare il loro appoggio anche a Draghi, soprattutto indicato dal Quirinale e non dai partiti?

Scopo del gioco: governare questa situazione di emergenza riuscendo a gestire al meglio i fondi dell’Europa, e poi farsi eleggere come Presidente della Repubblica.

Questo porterebbe una serenità totale a livello europeo. Perché l’Italia è sì un paese marcio e completamente allo sbando, ma è decisamente troppo strategica a livello europeo e americano, perché possa essere perduta completamente.

Mario Draghi al Quirinale darebbe una stabilità di pensiero e di politica economica tale che diverrebbe quasi una figura insostituibile.

Matteo Renzi è bravo ma esagera sempre

Mi viene in mente una corsa di trotto. Il cavallo che è sempre avanti, ma che a pochi metri dal traguardo rompe e viene squalificato. Ormai la vita politica di Renzi è questa. Sembra sempre sul punto di vincere, ma poi esagera e va fuori dal seminato.

Questa volta è stato veramente troppo arrogante e la mia sensazione è che la pagherà. In termini politici e in termini giudiziari.

Ormai ha deciso che con questa maggioranza non ha più margine di lavoro.

Adesso ha una sola carta da giocare: unirsi al CDX, magari fondendosi con Forza Italia, e sperare di fare parte della nuova compagine parlamentare per non affossare completamente.

I grillini che faranno?

Il partito del “vaffanculo” e dell’assistenzialismo spinto (reddito di cittadinanza), sta vivendo una crisi di identità senza precedenti. La spaccatura interna Di Maio/Di Battista è ormai quasi insanabile. Senza contare il presidente di tutti gli italiani Giuseppe Conte. Di tutti gli italiani perché ha governato con la stessa disinvoltura con 5Stelle, PD, Lega, Fdi, Forza Italia, LeU ecc. La sua faccia tosta nel cambiare casacca è ammirevole.

Adesso anche lui ha una sola strada: di fare il professore di giurisprudenza, nemmeno a parlarne. Fonderà sicuramente il proprio partito andando a drenare ulteriori voti ai pentastellati. Che come emorragia di consensi, proprio messi bene non sono.

Alcuni deputati gialli (di bile) hanno dichiarato che mai daranno il loro appoggio a Draghi. Onestamente, come biasimarli? È l’incarnazione della logica e della giustezza economica. Tutte cose fuori del loro modo di pensare.

Il PD è in confusione

L’ex ministro Orlando ha dichiarato: un nome non fa la differenza. Un modo elegantemente politico per dire che il PD non darà la fiducia ad un eventuale Governo Draghi. Quindi anche il Partito Democratico ha deciso: mai con Draghi. Ma se la notte porta consiglio, e Mattarella fa una telefonata, chissà che già domani non cambino idea.

Anche la Meloni sembra storcere il naso al Governo del Presidente. Ma non riesco a capire quanto possa essere tattica o verità.

Se Draghi, ammesso e non concesso che accetti l’incarico, non riuscisse a creare un governo, allora la soluzione sarebbe una soltanto. Le elezioni. Con buona pace di chi prenderà una botta: tutti tranne la Meloni

 

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