Casini al colle? Probabilmente il vero quesito risiede in quanto sia realisticamente possibile per la politica rifiutare il commissariamento. Draghi presidente o Draghi non presidente dipenderà quanto la politica saprà essere resiliente alle pressioni internazionali. A breve lo vedremo.
Altrimenti il Parlamento dovrà trovare un presidente politico.
Però il centro-destra stavolta, oggettivamente, può contare almeno sulla carta su 451 grandi elettori. Poi i franchi tiratori lì si vede solo al momento. Non sufficienti nelle prime tre votazioni, dove la maggioranza necessaria è di 673 voti. Ma dalla quarta il quorum si abbasserebbe a 505.
Non vicinissimo, ma sicuramente l’obbiettivo sarebbe molto più a portata di mano grazie ai numeri. Sia per il centro-destra che per il centro-sinistra stavolta.
È vero che, probabilmente sarebbe necessario comunque un accordo con Renzi che conterebbe 45 grandi elettori, quindi porterebbe estremamente vicino al quorum necessario. Ma se un accordo con Renzi sarà necessario per il centro-destra, per la prima volta in posizione di vantaggio sulle elezioni di un Capo dello Stato, tanto vale la pena che lo faccia in posizione di vantaggio, per ottenere una conquista politica storica: un presidente che sia equilibrato ma di centro-destra.
Giuliano Amato, Pierferdinando Casini?
Che senso avrebbe trovare un accordo sul nome di Giuliano Amato? Serissima persona. Ma comunque l’ultima volta che fu capo del governo, lo fu appoggiato da una maggioranza alternativa al centro-destra.
Si tratta di un socialista che governava addirittura con l’appoggio dei comunisti italiani.
Ancor peggio pensare di fare una mediazione al ribasso sul nome di Pier Ferdinando Casini, un uomo proveniente da destra che ha rotto da più di dieci anni con la destra. Perché sarebbe una vittoria per il centrodestra se Casini andasse al colle?
È evidente che a parti inverse il centro-sinistra non accetterebbe mai di mediare neanche lontanamente sul fatto che il presidente dovrebbe essere un uomo di chiara sensibilità di centro-sinistra.
Casini sarebbe un modo surrettizio per la sinistra di continuare ad occupare il Quirinale pregiudicando la possibilità del centrodestra di governare senza l’ostracismo del Capo dello Stato.
Inoltre sarebbe come figura squalificante proprio per quegli elettori che lo votavano in alternativa ad una sinistra con la quale ha successivamente avuto un idilliaco connubio.
Se il centro-destra deve fare dei casini, meglio che voti per Massimo D’Alema. È un comunista coerente, ed un intellettuale di rilievo. Almeno la destra in Italia si suiciderebbe dignitosamente.
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