Il duello televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein
Se le due donne leader rispettivamente di maggioranza e di opposizione si sfidassero in televisione ci sarebbero due sconfitti: Matteo Salvini e Giuseppe Conte.
Lo scenario a 2
Praticamente polarizzare l’attenzione solo su due leader, porterebbe grandi benefici sia a Fratelli d’Italia che al Partito Democratico.
Elly Schlein non è in grado di intercettare il consenso della maggioranza degli italiani. Il suo campo largo è attualmente, numeri alla mano chiaramente perdente.
Perdente perché nonostante la sua visione culturale, sia appoggiata dalla stragrande maggioranza delle élite intellettuali e delle élite culturali, si scontra con la sensibilità tendenzialmente conservatrice della maggior parte degli italiani.
Ha bisogno ancora di qualche tempo perché le sue visioni oltre il progressismo possano avere un seguito più vasto tra le persone. Ma alle europee non si decide chi governa l’Italia, si guardano le percentuali dei singoli partiti.
Alla giovane segretaria del PD converrebbe massimizzare i consensi del partito, per due ragioni: rimandare a casa chiunque chiedesse le sue dimissioni forte del buon risultato ottenuto e soprattutto staccare Giuseppe Conte, per rivendicare chiaramente intorno al Partito Democratico la leadership dello schieramento di centro-sinistra.
Stessa cosa per Giorgia Meloni. Lei punta a superare la soglia del 30%, per ribadire l’egemonia assoluta della propria leadership e rafforzarsi ulteriormente con gli alleati.
A Elly conviene più che a Giorgia
C’è vantaggio per entrambe, però la segreteria del PD è quella che può ottenere più di tutti.Perché Giorgia Meloni ha già una leadership forte e la troppa egemonia può spaventare gli alleati, che sono comunque necessari in parlamento per reggere il governo. E si sa bene che uno dei due è particolarmente intemperante e poco prevedibile se messo alle strette.
Per la Schlein il vantaggio è massimo. Non ha nulla da perdere. La sovraesposizione mediatica, ed il ruolo di competitor diretta e praticamente unica, escludendo qualunque terzo incomodo la porta a poter ambire ad una mobilizzazione di quegli elettori che comunque dovranno turarsi il naso, ma le daranno un po’ più di respiro.
Perdono il Capitano e l’Avvocato del popolo
Le due donne forti della politica italiana, riducendo l’attenzione mediatica dello scontro soltanto a loro due, accaparreranno il grosso del consenso e soprattutto limiteranno la dispersione che un voto proporzionale come quello europee, potrebbe portare in favore di formazione minori.
Matteo Salvini, soprattutto andando a pensare che cinque anni fa, fu il leader indiscusso delle elezioni europee ne uscirebbe ulteriormente indebolito.Anche un eventuale arruolamento del generale Vannacci, verrebbe in parte attenuato da una sovraesposizione mediatica della premier in uno scontro diretto con la segretaria del PD.
Giuseppe Conte, che ambisce in tutti i modi a strappare la guida della coalizione di centrosinistra al Partito Democratico, si vedrebbe messo in buona parte all’angolo.
Questo porterebbe la segretaria del PD a poter sperare di staccare di qualche altro punto il leader pentastellato che la tallona.
Infatti mentre la distanza tra Salvini e Meloni è irrecuperabile, quella tra Conte e la Schlein, potrebbe essere recuperato, se Conte trovasse lo spazio mediatico giusto. Allora bisogna che Elly glielo sottragga.
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