Alpini vergogna. Alpini molestatori, forse anche stupratori. A Maggio campeggiavano titoli e servizi sulla Adunata Nazionale a Rimini delle Penne Nere. Persino il Ministro Guerini aveva stigmatizzato come “gravissimi” i fatti accaduti.
Ma quali fatti?
Ai primi giorni di maggio , come tutti gli anni, Alpini e simpatizzanti si riuniscono in una città, nel 2022 post Covid nella cittadina romagnola per il classico raduno.
Atmosfera gioviale, complimenti da caserma.
“Hai delle belle gambe” : anche queste frasi venivano presentate come insopportabili molestie.
Generalizzazioni ed insulti a chi rappresenta i nostri nonni che si immolarono per la nostra Patria. Roba d’altri tempi: ora fischiare dietro una bella ragazza è catcalling, peggio di uno stupro, che offende le coscienze e rappresenta il machismo tossico.
Alla fine una, ripetiamo, una denuncia, contro ignoti.
Si tratta di quella che era stata presentata da una ragazza riminese di 26 anni, che pochi giorni dopo l’Adunata si era presentata dai carabinieri per denunciare il fatto, avvenuto sabato 7 maggio.
La ragazza aveva raccontato di essere stata seguita, accerchiata e strattonata da tre alpini di mezza età in piazzale Kennedy, che le avrebbero fatto espliciti riferimenti sessuali.
Uno di loro l’avrebbe afferrata per un braccio.
Fatti esecrabili, se rispondenti al vero, che non potevano comunque gettare un’ombra su tutti i presenti.
Dopo aver visionato le telecamere di detta piazza e zone limitrofe, nessuno è stato riconosciuto.
E la richiesta di archiviazione della Procura perché nessuno è stato in grado di identificare i presunti autori delle molestie, è stata la conseguenza.
Ora chi chiederà scusa per il fango scagliato contro le Penne Nere e contro l’Ana, Associazione Alpini che raduna i congedati che sono sempre presenti in ogni circostanza nella quale ci sia bisogno di Volontari?
Non ultima l’emergenza Covid con la costruzione di Ospedali dedicati, consegna di mascherine e pasti a chi non poteva muoversi di casa?
Parla il Presidente Ana
“Con grande amarezza dico che invece di generalizzare su un’intera associazione che ha dimostrato in tutti questi anni i suoi valori e i suoi ideali bisognerebbe essere più cauti – ha commentato giustamente Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione Nazionale degli Alpini – Invece, purtroppo, si sparano sentenze senza avere alcuna prova e poi non si ha neanche il coraggio di chiedere scusa”.
Lo facciamo noi, per chi invece dovrebbe farlo davvero. Aggiungendo un Grazie immenso per tutto ciò che fate e ciò che rappresentate.
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