«Stamattina dobbiamo eseguire lo sfratto, anzi lo sloggio». Queste le parole pronunciate dall’ufficiale giudiziario che oggi si è presentato, insieme alla polizia di Stato, a casa del cantante Marco Castoldi, in arte Morgan, a Monza, per eseguire lo sfratto definitivo, dopo il rinvio della scorsa settimana «per motivi di salute». Non sono mancati momenti di tensione: «Ma lei è un boia – ha urlato l’ex leader dei Bluvertigo ai pubblici ufficiali – Loro sono venuti a portare fuori con la forza persone che non vogliono lasciare la loro abitazione, se capitasse a vostro padre o a vostro figlio non avreste quella faccia buffa che avete adesso».
Lasciata la sua abitazione Morgan, con il volto molto provato, è stato assalito dai cronisti e dai cameramen: «Continua ad essere casa mia anche se purtroppo ci sono degli invasori armati – ha sottolineato davanti alle telecamere – io non considero lecita la vendita dell’appartamento che io ho pagato. Ho fatto un sacco di soldi ed è proprio per quello che la gente voleva soldi da me». «Quando sono finiti – ha incalzato Morgan – loro mi hanno denunciato perché non potevo darglieli più», e riferendosi, probabilmente, alla ex moglie Asia Argento ha continuato: «Una di queste persone inizia con la A ed è quella che ha firmato lo sgombero di questa casa, per sadismo e perché è cattiva». Il cantante non ha risparmiato accuse agli amici che, come aveva già detto in altre occasioni, lo hanno lasciato solo: «Sono degli egoisti, individualisti, che devono fare il disco, e sto parlando di tutti: Vasco, Ligabue, Jovanotti, loro hanno come priorità il loro disco, come se al mondo importasse». Dopo lo sfogo Morgan è salito in auto e con il braccio ha salutato i cronisti al grido: «Su con il morale, non è successo niente, andiamo a fare la Bohème!».
Morgan è un grande artista, è un uomo di cultura, è un personaggio, dispiace vederlo così. Di soldi però nella sua carriera ne ha guadagnati tanti, se non è stato in grado di gestirli e di onorare i propri impegni sarebbe il caso che smettesse di lanciare anatemi contro tutto e tutti e si facesse un esame di coscienza. E’ troppo comodo dare la responsabilità agli altri, forse sarà bohémien, ma la vita non lo è affatto.