La Moschea abusiva non si tocca.
Nella Milano di Sala la libertà di culto è a senso unico solo per i Musulmani.
La segnalazione arriva da una residente di Quarto Oggiaro che ha fotografato una folla di persone sul marciapiede di via Lopez all’ingresso del centro culturale islamico nato oltre 5 anni fa nei locali di una ex panetteria.
Al venerdì “la piazzetta si riempie”
“E chi controlla – continua la cittadina – che dentro la moschea le distanze e tutte le norme anti Covid vengano rispettate? L’impressione, da fuori, è che siano tutti ammassati”.
Ovviamente nessuno, ma non è un caso.
Al contrario le tradizioni cristiane italiane possono essere straziate a piacimento.
Famiglie intere aspettano la mezzanotte per festeggiare la nascita di Gesù nella propria Chiesa parrocchiale o nelle grandi chiese cittadine ma quest’anno sembra ci sia più di un impedimento a questa tradizione.
Il Natale può attendere, anzi anticipare
Francesco Boccia ha affrontato anche questo argomento durante l’incontro con gli enti locali giorni fa e ha ribadito come sia necessario fare tutti dei sacrifici.
“Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia. Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre. Questa è eresia, non facciamo i sepolcri imbiancati“.
Libera Chiesa in libero Stato, di enunciava una volta
Ora vale solo per le moschee
Mentre sul marciapiede si accumulano le scarpe, lasciate prima di entrare, la moschea abusiva di Via Lopez si riempie ogni venerdì.
A sentire i residenti, la situazione si ripete da almeno due venerdì.
E la polemica si accende sul piano politico.
Il centrodestra va all’attacco.
“Perché il Comune non manda la polizia locale per verificare l’effettiva destinazione d’uso dei locali? Perché la sinistra in via Lopez, e così in via Cavalcanti, via Carissimi, via Maderna, via Padova e via dicendo, fa finta di nulla? Ricordo che in più occasioni si sono scoperti aspiranti terroristi che frequentavano le moschee di Milano“.
Lo sottolinea l’europarlamentare e consigliera comunale della Lega Silvia Sardone.
La stessa che mesi fa aveva effettuato un sopralluogo “per verificare la situazione” di una struttura che a suo giudizio “sta creando non pochi problemi nel quartiere senza il minimo rispetto della legge regionale che fissa paletti ben precisi per tutti i luoghi di culto”.
In via Lopez, lamentava l’esponente del Carroccio, “ho trovato decine di musulmani entrare nella moschea dopo aver lasciato le scarpe sul marciapiede pubblico, addirittura nei cartelli esposti all’esterno della struttura si parla espressamente di moschea. Questo rende l’idea di quanto la comunità musulmana si senta impunita: sanno benissimo di infrangere le leggi eppure vanno avanti per la loro strada senza paura di essere sgomberati. Perché il Comune di Milano non manda la Polizia Locale per verificare l’effettiva destinazione d’uso dei locali? Perché la sinistra fa finta di nulla?”.
“In più occasioni si sono scoperti aspiranti terroristi che frequentavano le moschee di Milano. In questi luoghi nessuno sa cosa si dice né cosa succede. I milanesi hanno diritto alla propria sicurezza, non che Sala coccoli le comunità musulmane che usano irregolarmente spazi nella nostra città”.
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