Rowan Atkinson ha deciso di non interpretare più Mr. Bean.
Addio a Mr Bean, quindi.
D’altra parte la crisi era nell’aria.
Già da qualche giorno circolava un malcontento palpabile. Conte era preoccupato di una dipartita annunciata.
“Presenteremo un nostro documento che chiederà: sì o no al Mes?”
“Non saremo complici di uno sperpero, siamo pronti a dimetterci e andare all’opposizione. Se Conte, come sembra, vuole cercare i voti dei responsabili in Aula lo aspettiamo lì.”
Mr. Bean ha deciso davvero di sparire? Da mesi in effetti appare la misera ripetizione di se stesso.
Per questo persino Rowan Atkinson ha detto basta.
Troppo stressante
Sconcerto ha suscitato la notizia che Mr. Bean possa lasciare definitivamente la sua comoda rendita di posizione. Peraltro per una seconda volta. La paura è palpabile.
Già anni fa Atkinson disse che avrebbe abbandonato il personaggio.
Era dopo un referendum popolare sulla riforma costituzionale. Sappiamo bene poi come è andata.
Ma stavolta pare che l’attore abbia deciso di pensionare definitivamente il famoso personaggio.
Magari solo doppiandolo
“E’ più facile interpretare Mr Bean con la voce che visivamente. Non mi diverte più farlo, non è piacevole il peso della responsabilità che avverto. E’ stressante ed estenuante, non vedo l’ora di finire”.
Lo capiamo bene. È stressante pure vederlo ed ascoltarlo ormai.
“Io non sono un inciucione ma sul Recovery bisogna parlare con l’opposizione“.
Voci di crisi
A palazzo Chigi le ultim’ora si rincorrono, potrebbe esserci un sosia con l’auricolare e la voce di un altro che parla?
Casalino rassicura tutti chiarendo che è così da quasi tre anni ormai. Ed è a capo del governo.
Chiare le avvisaglie di un Conte ter che possa fargli piacere ancora interpretare un personaggio stantio.
Ma Atkinson appare, come detto, ormai deciso: “io posso prestare solo la voce ormai”. Di interpretare queste scenette trite e ritrite è stanco.
All’apice della sua decisione, quindi, ci sarebbe un motivo legato alla noia sempre della medesima parte la quale, stando alle sue recenti dichiarazioni, ha arrecato non poche ansie ad Atkinson.
Rowan non è infatti più disposto a prestare il suo volto all’eterno “bambinone intrappolato nel corpo di un uomo”, come da lui precedentemente descritto.
Già.
Basta Bambinate.
Il PD non ci sta
Il Pd avverte: Conte non è sostituibile, se egli romperà davvero, si andrà alla conta in Aula e poi eventualmente al voto.
Uno spiraglio di trattativa, assicurano i più ottimisti, ancora c’è.
Sempre che ci si riesca a fermare un attimo prima dell’addio.
I pontieri sono al lavoro per aprire davvero il tavolo del confronto.
Ma il tempo corre: una riunione di Conte con i capi delegazione venerdì sera dovrebbe siglare l’intesa sulla bozza del Recovery plan da portare in Consiglio dei ministri nelle ore successive, probabilmente sabato.
Rowan Atkinson a questo punto appare esausto.
A ben vedere, con questi teatrini comici che non fanno ridere più nessuno, non v’è da dargli torto, invero.
Se insieme a Mr Bean, calasse l’ oblio anche sul suo omologo italico, sarebbe tanto di guadagnato.
D’altra parte pare ieri che si è ritirato definitivamente dalla politica..come passa il tempo.
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