La Fiorentina batte per 3 a 2 al Maradona stadium il Napoli lanciato per lo scudetto. Giocando una gara memorabile unendo tecnica, sagacia tattica e vigoria fisica.
Italiano schiera Ambarabat a centrocampo con Duncan e Castrovilli, e in attacco il tridente con Saponara, Cabral e Gonzales.
I primi dieci minuti della gara sono i più sofferti con il Napoli che si rende pericoloso con Insigne e Osimeh.
La Fiorentina regge l’urto, comincia a guadagnare metri e a dare ampiezza alla propria manovra rendendosi pericolosa e raggiungendo il vantaggio con Gonzales.
La partita è bellissima: le due squadre giocano a viso aperto ed il Napoli raggiunge il pareggio con Maertens ad inizio ripresa.
La Viola torna nuovamente in vantaggio con una ripartenza bruciante finalizzata da Ikone e triplica con una stupenda azione personale di Cabral che, finalmente raggiunta una buona condizione fisica, fa vedere tutte le proprie qualità. Nel finale il Napoli accorcia le distanze con Osimeh nell’unico errore della partita di Igor sempre più protagonista assoluto della difesa gigliata.
È vittoria: bellissima, importante e motivante. È vittoria di mister Italiano: capace di dirigere il gruppo in modo perfetto. Proponendo giocatori fisicamente sempre al top facendo sentire tutti gli interpreti importanti alllo stesso modo.
È vittoria di una squadra che nonostante lo scetticismo iniziale la dipartita di Vlahovic, ha creduto nel progetto e prova fino in fondo a raggiungere una qualificazione per l’Europa che sarebbe memorabile.
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