Inquinamento – Probabilmente il primo cittadino di Firenze ci sta prendendo gusto, ed intravede la soluzione a traffico ed inquinamento.
Dario innalza grida virtuali di giubilo dal suo isolamento domiciliare, dovuto alla poca lungimiranza di Zingaretti della prima ora, e che è stato contagiato dal Covid-19, e cui vanno i migliori auguri di guarigione.
Per effetto Coronavirus scende l’inquinamento nella città gigliata e Nardella esulta: “-70% di traffico, la natura ringrazia”.
“Una cosa positiva, in questa emergenza, c’è: a Firenze diminuzione drastica del biossido di azoto e traffico diminuito quasi del 70%”.
Lo ha scritto il sindaco di Firenze Dario Nardella, con un post pubblicato su Facebook.
“Noi restiamo a casa e anche la natura ringrazia. #iorestoacasa” ha aggiunto il Sindaco, ricevendo in breve tempo centinaia di like sui social, dei suoi sostenitori.
Sostenitori e votanti che probabilmente non si rendono conto della portata di tali affermazioni liberticide.
E che la soluzione proposta per rendere vivibile Firenze è che loro, noi tutti, rinunciamo a vivere.
Esultare e trovare un elemento positivo in un’epidemia che sta falciando vittime su vittime, e rischia di cancellare una generazione, quella dei nostri padri, dei nostri nonni, è quantomeno avvilente.
Ricapitolando l’unico fiorentino buono sarebbe quello rinchiuso in casa, che non inquina, non si muove, non consuma.
Lungi da noi incitare le persone a violare i dettami sacrosanti imposti per questa emergenza, al fine di limitare il contagio.
Ma di misure emergenziali si tratta, di laceranti ordini e limitazioni alle nostre libertà elementari ed irrinunciabili, che volentieri in questo frangente accettiamo e seguiamo, abdicando ai nostri diritti costituzionali per il bene comune.
Ma guai se dovessero essere in qualche modo estesi o non revocati nella loro odiosa essenza non appena la grande ondata di contagi sarà terminata e vinta.
Una dittatura sanitaria come la definisce Marcello Veneziani, una riproposizione di ricette del passato in salsa ecologista.
In effetti, da sinistra, che di restrizioni, divieti e macelleria sociale fa la sua bandiera, qualcuno starà sicuramente facendo le prove per imporci le loro ricette impopolari.
Muoversi in auto? Giammai, prendete la tramvia.
Tramvia che viaggia desolatamente vuota in questi giorni a sancire la sua essenza insalubre e fallimentare.
E allora se non vogliamo traffico ed inquinamento, meglio stare tutti a casa per sempre, questo pare suggerire Nardella.
Tanto loro, la nomenklatura, viaggerà sempre in auto blu al riparo da ogni divieto.
È già stato sperimentato tutto questo, ed è fallito, precisamente nel 1989.
Resta a casa, Dario, come doverosamente tutti noi in questi giorni, ma tu e tuoi compagnucci non fatevi venire strane idee per il dopo Coronavirus, la solfa gretina dei “cambiamenti climatici” non giustifichera’ alcuna restrizione.
#iorestoacasa
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