“Io e Ambrogio Crespi ci siamo incontrati per ragionare sull’idea di lanciare una nuova tv. Si chiamerà ‘Ultimo Tv’ e parlerà della povera gente, di legalità nel senso di equità, perché esistono le regole, com’è giusto che sia, ma esiste anche l’equità.
Noi vogliamo parlare di questo, vogliamo parlare di fratellanza, di come poter praticare un tema oggi vago e vuoto di contenuto. Dalla nostra ‘Casa Famiglia’, insieme ad Ambrogio, stiamo cercando di lavorare sui ‘messi alla prova’, stiamo lavorando coi ragazzi delle ‘case famiglia’, e più in generale con gli ‘abbandonati’, e stiamo tentando di creare una sopravvivenza e di raccontarla. E Ambrogio Crespi ha il talento per documentare e approfondire attraverso questa tv, che gestirà lui”.
Capitano Ultimo
Così all’Adnkronos il colonnello Sergio de Caprio, alias Capitano Ultimo, svela l’idea di creare una tv in streaming, ‘Ultimo Tv’, ma anche, racconta, “di far nascere il ‘Pub della legalità’, che per noi è equità, e ovviamente non celebreremo i criminali della ‘terra di mezzo’, ma ricorderemo i nostri caduti, i nostri esempi, i nostri combattenti. Per non dimenticarli. Sarà un luogo di incontro, di scambio culturale, dove poter ordinare i piatti che portano il nome dei caduti. Forze dell’Ordine, magistrati, giudici, uomini comuni, in ricordo delle vittime, perché noi non dimentichiamo chi ha lottato per le nostre vite ed è caduto in battaglia”.
“Pub della legalità”
Un “Pub della legalità”, spiega poi il regista Ambrogio Crespi all’Adnkronos, “per gli uomini che hanno combattuto e sono caduti per la nostra libertà. Si estremizza sempre il ‘mito del criminale’, invece noi vogliamo costruire il mito della legalità, degli uomini che hanno combattuto, nomi che hanno fatto la storia di questo Paese. Ultimo ha espresso proprio questo desiderio, e io sono al suo fianco per costruire questo canale, ‘Ultimo Tv’, che andrà in streaming sui social, e questo Pub”.
“Vogliamo costruire una cultura della legalità – aggiunge Crespi -, la ‘Casa Famiglia’ di Ultimo è un posto pazzesco, abbiamo il dovere di dargli una mano, perché aiuta le persone che non hanno voce a tirar fuori i loro problemi, le loro difficoltà, i loro drammi. Questo è un posto che ti abbraccia e ti porta in un mondo meraviglioso, di legalità, di luce e fratellanza, come dice Ultimo. L’ha fatto per tanti anni, ma ora c’è bisogno di un passo ulteriore, perché abbiamo bisogno di uomini come lui, uomini che hanno sempre voglia di dare qualcosa a chi non ha voce per chiedere aiuto”.
Crespi
Poi Crespi conclude: “Abbiamo bisogno di volontari, chiederemo aiuto a persone conosciute, da Raul Bova a Rita dalla Chiesa, persone che Ultimo conosce e con le quali divulgheremo la cultura della legalità. I giovani hanno bisogno di una ventata di cultura della legalità, siamo stufi del ‘mito del criminale’ che si dà ai giovani, è un mito che va spento. Cerchiamo di tornare sulla strada giusta, e io sono qua a fianco a lui e sono ‘ultimo’ come lui, orgoglioso di essere al suo fianco, al fianco di un uomo che è un simbolo che non dobbiamo dimenticare, come lui e come tutti quelli che hanno combattuto insieme a lui”.
da Adnkronos
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