Una spirale sublime ed arcaica lega le singole individualità che formano un popolo. Presente e passato sono inscindibili, avvinghiati nel formare la linea che si svolge intorno ad un punto fisso e ne determina la struttura portante, l’identità.
La Massoneria ha fatto la Storia d’Italia – che piaccia o meno agli odierni politicanti, che del faticoso cammino unitario ne sanno ben poco, ahimè.
La norma approvata in Sicilia ne è un triste esempio. Grazie alla legge Fava i deputati regionali dovranno dichiarare se sono iscritti a logge; con buona pace della Carta costituzionale.
Claudio Fava, presidente della Commissione regionale antimafia, è il geniale paladino del ddl finalmente approvato dall’Assemblea regionale siciliana. Il politico catanese ci aveva già provato lo scorso anno, facendosi promotore di una legge per limitare l’altrui libertà personale – non gli era andata bene. Ma in un paese che va a rotoli prima o poi uno spiraglio per recidere ulteriormente le maglie del tessuto sociale lo trovi.
Ci teneva tanto, il Fava, l’uomo dell’estrema sinistra, a strapazzare l’articolo 18 – non quello che “tutela” i lavoratori paralizzando le aziende, il signore ai diritti ci tiene, del resto – ma quello che sta lì, dal 1948, a garantire una libertà, considerata fondamentale, in qualsiasi Stato che voglia fregiarsi del titolo di democratico: la libertà di associazione.
Non ha lavorato da solo, il Fava, sia chiaro. Si è giovato della preziosa collaborazione dei penta stellati – che quando si parla di ignoranza e idiozia, sono sempre presenti – ed ha raggiunto l’agognato risultato.
Raggiante, il Fava, ha subito tenuto a precisare che: “Nonostante le forti pressioni in senso contrario (qualcuno forse alla libertà ci teneva, ndr) abbiamo affermato un dovere di trasparenza e di responsabilità che adesso andrebbe esteso a tutte le cariche elettive in Italia”. Quale miglior inizio della punta dello Stivale, per questa cancrena della democrazia? Una necrosi che si rispetti parte dalla punta degli arti, per estendersi al resto del corpo.
La Libera muratoria è sempre stata messa alla berlina dai regimi (ed io che ingenuamente ero convinto di abitare in una repubblica democratica), perché l’idea che possano esserci persone pensanti dà fastidio. Persone che si riuniscono per dialogare, approfondire tematiche – che magari leggono anche libri! Mostruosità inaccettabili per una dittatura.
Magari, grillini & co., potrebbero aprirlo, un libro. Ci troverebbero scritto che della Massoneria hanno fatto parte Mozart, Churchill, Armstrong, Antonio De Curtis (Totò), Roosevelt, Disney, Freud e tanti altri loschi figuri accomunati da un’imperdonabile tendenza: essere pensanti.