Nicola Porro è un giornalista che no ha paura, che non si vergogna di fare domande scomode, che non è prezzolato da nessuno. Specialmente dai creatori di terrore che stanno al governo. Infatti ieri sera, durante la trasmissione “Stasera Italia”, si è trovato davanti il Prof. Massimo Galli, vecchio decano e direttore del reparto di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano.
Porro si è permesso di riferire alcuni dati riferiti dal Prof. Bassetti, infettivologo a Genova e una delle poche menti libere della medicina italiana. Secondo Bassetti il 94% dei 3678 casi di ieri sarebbero o debolmente positivi o addirittura asintomatici.
Sentite queste parole, Galli ha cominciato a tentennare in maniera vistosa e si è rinchiuso a riccio tacciandole per “balle”. Ha poi rincarato la dose dicendo: basterebbe che lei si facesse un giro in questo momento nel mio reparto, e si renderebbe conto di come sta buttando adesso la situazione.
Quante persone ha malate nel suo reparto?
A questo punto Nicola Porro ha fatto una semplice domanda: quante persona ha malate nel suo reparto?
Mi pare una domanda corretta che deriva da un’affermazione catastrofista dell’eminenza grigia della medicina. Che risponde: io non le dico questa cosa perché non sono tenuto a dirla!
Ma come? Getti il sasso e poi nascondi la mano? Eh no, caro Galli. Se fai una dichiarazione velenosa e il giornalista ti chiede spiegazioni, devi darle. Altrimenti si pensa male, che si fa sì peccato, ma spesso ci si azzecca pure. Non è che se dai il vero numero, magari ti sputtani da solo?
A questo punto, vista l’insistenza di Porro che porta anche esempi numerici della situazione in Campania, Galli spara con il mortaio dicendo che sono “farneticazioni”.
Nicola Porro giustamente chiede spiegazioni su una parola molto grave e Galli, che evidentemente ha imparato dai suoi amici politici, la butta in rissa dicendo le solite litanie: io me ne vado, lei la sta buttando in politica, mi vuole strumentalizzare, ecc. Tutta roba fritta e rifritta.
Porro invece, poche parole e molti fatti, prende, si leva il microfono e l’auricolare e se ne va.
Caro Prof. Galli, ha fatto proprio una magra figura, da pollo.
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