La tramvia doveva piacere proprio tanto, al trentacinquenne senegalese che, controllato ed invitato a scendere dal mezzo, si è rifiutato con veemenza.
Al capolinea della tramvia di Firenze a Careggi in Largo Palagi il conducente si è trovato davanti un passeggero forse troppo entusiasta della nuova tramvia Nardelliana, tanto da non volerla abbandonare più. Sì deve essere andata sicuramente così.
Il senegalese classe ‘85 con precedenti, in evidente stato di alterazione dovuto all’abuso di bevande alcoliche, si opponeva al controllo e dava in escandescenza alla richiesta di scendere.
L’intervento dei Carabinieri
Avvertiti al 112, sono intervenuti i Carabinieri. Ma l’uomo ha pensato bene di opporre resistenza e mordere alla mano uno dei militari, prima di essere definitivamente bloccato.
L’uomo, arrestato, è stato trattenuto presso la camera di sicurezza e giudicato con il rito direttissimo nella mattinata odierna.
L’arresto è stato convalidato con l’obbligo di presentarsi alla Polizia Giudiziaria.
L’entusiasmo per la Tramvia
Evidentemente gli stranieri svolgono le attività cui gli Italiani non vogliono più attendere. Come essere entusiasti del mezzo pubblico più invadente che Firenze abbia mai visto, tanto da non volerla mai abbandonare.
Sia sulle vetture che alle fermate, dove poi occasionalmente trovano il tempo di incrementare il mercato e risollevare la nostra economia con scambi ‘stupefacenti’.
Lo stesso apprezzamento che dimostrano per la ruota panoramica, tanto da frequentarne le vicinanze 24 ore su 24.
Non c’è che dire, la Giunta Nardella ha veramente trasformato profondamente questa città, meritandosi il 52% di preferenze dei nostri concittadini.
Una città sicura, vivibile, liberata dal traffico e a misura di famiglia. La città dove il polmone verde delle Cascine è fruibile e frequentato soprattutto di notte.
Una città dove si può parcheggiare l’auto certi che l’indomani la troveremo ancora lì, magari con qualche cristallo rotto per prendere i due euro che sicuramente i solidali cittadini avrebbero donato ai questuanti al semaforo. Ma sempre lì. Forse.
Città arricchita culturalmente da alberi secchi, scritte sui Palazzi storici realizzate in assoluta libertà artistica e panchine multicolore contro chissà-che-cosa.
Perché ciò è quello che conta.
Poi se un mordace viaggiatore troppo entusiasta esagera un po’, suvvia, cosa volete che sia..
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