Il settore del gambling continua a crescere. Gli ultimi dati parlano di un 2023 da record per il comparto del gioco pubblico italiano, con rendimenti che tornano ai livelli pre-pandemia e con stime di crescita che parlano addirittura di sorpasso rispetto al 2019. Una crescita che, però, per essere vera deve accompagnarsi a passi in avanti importanti anche nel campo della sensibilizzazione, della prevenzione e della promozione del gioco sicuro.
“L’esempio della Regione Toscana, in questo senso, è da prendere come modello – commenta Rinaldi, redattore del sito Casino Sicuro – soprattutto per quanto riguarda la formazione degli addetti ai lavori”. Si tratta infatti di due misure, la Legge Regionale 57 del 2013 e la Delibera di Giunta n.344 del 2020, con le quali la Regione si impegna a prevenire e a contrastare il gioco illegale e soprattutto a tutelare i consumatori. Come? Obbligando gli addetti del settore a corsi di formazione, così da ottenere le competenze e gli strumenti per monitorare, prevenire e aiutare i propri clienti in caso di insorgenza di patologie e dipendenza.
I dati sul gioco in Toscana
“Si tratta di corsi che sviluppano la prospettiva legale, con focus dal punto di vista normativo per conoscere le leggi vigenti in materia – continua Rinaldi – sia quella sociale, di prevenzione e di controllo, con tutta una serie di nozioni su operatori e reti territoriali di sostegno da attivare in caso di necessità”.
Un’iniziativa importante, che si inserisce in un panorama, quello toscano, in cui le cifre del gambling sono veramente esorbitanti. Come si legge su La Nazione, in Toscana vengono spesi più di 7 miliardi e 400 milioni di euro in gioco pubblico, con oltre 3,4 miliardi solo nel settore online. A sottolineare i dati sono Filippo Torrigiani, consulente esterno della Commissione Parlamentare Antimafia, e Don Armando Zappolini, rappresentante della campagna nazionale “Mettiamoci in gioco”.
La Legge Anti Ticket Redemption
Altra legge approvata di recente nella regione è quella che modifica la Legge Regionale 57 del 2013 ed è stata definita Legge Anti Ticket Redemption. Si tratta di apparecchi elettronici che emettono premi di vario genere (portachiavi, cuffie, gadget e così via) e sono pensati soprattutto per i minori. A scagliarsi contro questa modalità di gioco è stata la Consigliera Regionale del Partito Democratico Anna Paris, che ha visto approvata la sua proposta di modifica. “L’impegno sul piano delle istituzioni – conclude il redattore di CasinoSicuro – deve andare di pari passo con la sensibilizzazione e l’informazione dei giocatori, che vanno coinvolti, guidati e soprattutto informati su rischi, pericoli e opportunità”. Un impegno che deve prendere esempio dalla Toscana.
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