O Conte si smarca o i pentastellati muoiono

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O Conte si smarca o i pentastellati muoiono

Il Partito Democratico non può gioire

Semplicemente per il fatto che il fronte progressista sta diventando la tomba dei pentastellati.

C’è chi ripete il mantra secondo il quale il Movimento Cinque Stelle sarebbe sempre andato male alle elezioni locali.

C’è però da dire che in passato il MoVimento  prese la capitale d’Italia.

Dove il suo elettorato viene galvanizzato diventa tanto importante da prendere una presidenza di regione.

Il movimentismo non è progressismo

Le ragioni sono molto pratiche. I pentastellati sicuramente soffrono le elezioni più localizzate perché sono meno strutturati, salvo in alcuni casi molto particolari.

Mentre invece sono molto più forti nelle elezioni di natura politica. Ma le lezioni regionali per quanto localizzate hanno una buona parte di carattere politico.

Perché il pentastellati crollano?

Semplicemente perché la base movimentista viene disillusa soprattutto dal frontman moderato !

Viene disillusa dall’alleanza con partiti di palazzo. Ed in piccola parte la base pentastellata sarà anche emigrata verso AVS, avrà anche dato la fiducia al PD della Schlein; ma in grandissima parte non è andata a votare.

Giuseppe Conte deve recuperare il popolo del non voto. È quello che aveva fatto la fortuna dei grillini di un tempo ed è quello che ne sta facendo la sfortuna.

Ma come potrebbe fare?

Il modo è molto semplice. Dovrebbe per forza di cose distinguersi dal Partito Democratico e riprendere l’iniziativa.

La declinazione pratica di questo concetto però prevede due strade principalmente praticabili.

La prima è quella del cercare di stare in una coalizione marcando fortemente l’identità. Quindi il modello del campo largo deve essere sempre bloccato ad esempio con un veto verso Matteo Renzi e con la contrapposizione verso personaggi ritenuti borderline.

Insomma tutto quello che potrebbe in una scelta a ribasso, di matrice governista tenere viva una certa anima muovimentista.

L’altra via è più radicale

Una frattura, o quantomeno un non scontato appoggio. Un po’ come faceva rifondazione comunista di Bertinotti con Romano Prodi. Esserci e non esserci. Di volta in volta decidere.

Chiaramente però è un’altra soluzione che non fa dormire sonni tranquilli a Elly Schlein .

 

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