L’Olio Extravergine di Oliva come forma di turismo, cultura ma anche veicolo di promozione del territorio. É solo uno dei molti temi che saranno al centro degli Stati generali dell’Olio in programma a Siena dal 29 novembre al 1 dicembre prossimi, presso il complesso Santa Maria della Scala.
Un programma, quello degli Stati generali dell’Olio, che si propone di delineare il futuro del settore olivicolo in molteplici direzioni, attraverso un progetto integrato di valorizzazione e promozione anche del territorio. Turismo del cibo e dell’olio, ruolo strategico del paesaggio rurale, importanza dell’identità territoriale, visione dell’olio come cultura e stile di vita e poi, ancora, produzione, marketing ma anche educazione scolastica e formazione. Queste le principali tematiche in agenda per l’incontro organizzato dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio allo scopo di fare il punto sul settore olivicolo. Un incontro per affrontare – con l’ausilio dei massimi esperti – cultura, identità, territorio, qualità, sviluppo sostenibile fino agli aspetti più lungimiranti di educazione scolastica e formazione in 6 panel tematici, tutti propedeutici all’espressione delle linee guida da inserire nell’Agenda 2030 delle Città dell’Olio.
“L’olio toscano è riconosciuto a livello internazionale per la sua qualità. Dobbiamo però lavorare sugli aspetti legati alla produzione perché troppo spesso l’olivo è associato soltanto al paesaggio, insistere sull’innovazione e sul recupero della superficie olivicola abbandonata, che attualmente rappresenta il 25% del totale“, ha affermato l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi durante la presentazione a Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze. Insieme a lui anche il vicepresidente vicario dell’Associazione nazionale Città dell’Olio Marcello Bonechi, il direttore dell’Associazione Antonio Balenzano ed il vicepresidente vicario di Chianti Banca, Roberto Mugnaini.
Per Remaschi occorre poi “lavorare a livello culturale, partendo dalle mense scolastiche per arrivare alle famiglie, perché chi lavora nel settore possa avere una giusta remunerazione. Il settore ha costi elevati e il prezzo per un prodotto di qualità viene di conseguenza. Senza un reddito adeguato per gli addetti al settore, tutto diventa più complicato. A Siena sarà un momento importante per intavolare un discorso che guarda al futuro e Agenda 2030, lo strumento strategico studiato dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio con i tavoli di lavoro, punterà ad individuare linee guida per una migliore gestione del territorio, per lo sviluppo del marketing, della comunicazione e della cultura dell’olio extravergine di oliva” ha concluso Remaschi.
Ad avallare le considerazioni espresse dall’Assessore i numeri del settore olivicolo a livello nazionale: 825.000 aziende agricole per 1,170 milioni di ettari coltivati e 4.056 frantoi attivi per una produzione stimata di 175.000 tonnellate in totale1. Un volume che dimostra, oggi più che mai, un estremo bisogno di investimenti adeguati, di interventi strutturali e di una strategia nazionale per il recupero del territorio e la gestione degli ettari coltivati.
Ed allora ben vengano gli Stati generali dell’Olio, con tutti i propositi che si propongono, in un momento come questo in cui il settore interno ed il mercato, richiedono cambiamenti impellenti. Assieme ad un momento di distensione però, che immancabilmente è stato previsto. Oltre ai lavori del 25° dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, nel Complesso Museale di Santa Maria della Scala a Siena saranno ospitate degustazioni in anteprima della raccolta 2019, laboratori di degustazione ed assaggio per adulti e bambini ed una mostra fotografica su 123 “Paesaggi rurali storici italiani”, mentre in 20 negozi del centro e 20 ristoranti aderenti a Confcommercio e Confesercenti di Siena, saranno realizzati rispettivamente allestimenti a tema e menù speciali ispirati all’olio EVO.
Evviva l’Olio Extravergine di Oliva!
1 dati estratti dallo studio delle Rete Rurale Nazionale per l’Olio d’Oliva 2018