Omicidio di Lorena Quaranta, la Cassazione annulla l’ergastolo e reinvia ai giudici di merito

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Omicidio di Lorena Quaranta, la Cassazione annulla l’ergastolo e reinvia ai giudici di merito

Lorena Quaranta una giovane laureanda in Medicina e Chirurgia venne uccisa nel 2020 nel pieno della pandemia da Covid 19, strangolata al culmine di un violento litigio per mano del compagno Antonio De Pace, infermiere calabrese.

Quest’ultimo dopo aver invano tentato di porre fine alla sua vita avvisò i carabinieri adducendo di essere stato spinto all’omicidio della compagna in quanto sotto stress per la situazione pandemica e il primo lock down

Ha lasciato proprio per questo motivo perplessi la decisione della Cassazione per la quale i giudici di merito non avrebbero tenuto in considerazione lo stress psicologico vissuto dall’infermiere che lo avrebbe portato a compiere quell’ estremo gesto nei confronti della compagna. La Cassazione pertanto avrebbe reinviato per un nuovo processo alla Corte di appello competente di Reggio Calabria affinché vengano valutate le attenuanti generiche ai sensi dell’art. 62 bis del Codice Penale che possono essere applicate per ridurre la pena di un imputato a discrezione dei giudici che valutano caso per caso.

Una sentenza che ha acceso dibattiti tra gli esponenti della politica italiana sia di destra che di sinistra

Non c’è dubbio che la pandemia abbia causato un aumento dello stress e della pressione psicologica su molte persone, a causa di fattori come la perdita del lavoro, l’isolamento sociale e le preoccupazioni per la salute ma giungere quasi a voler giustificare o scusare un gesto come l’omicidio ritengo sia disdicevole quasi a voler creare un precedente molto pericoloso nelle aule dei tribunali.

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