Nessuna pace per Niccolò Ciatti. Rassoul Bissoultanov, riconosciuto colpevole dal Tribunale di Girona del suo omicidio, già agli arresti domiciliari, non si è presentato in udienza e risulta irreperibile.
Sapeva che sarebbe finito in carcere.
L’udienza cui non si è presentato era di conferma della misura della reclusione, dopo la quale si sarebbero aperte le porte del carcere per lui.
Il sistema giudiziario spagnolo, infatti, prevede un intervallo di tempo tra la sentenza di condanna in primo grado e una nuova udienza per decidere sulla misura da applicare.
Rassoul Bissoultanov, condannato per l’omicidio del ventiduenne Niccolò Ciatti, è presumibilmente scappato.
Il ceceno non si è presentato in aula nel tribunale di Girona. Non avendo presentato alcuna giustificazione, i giudici spagnoli hanno emesso un mandato d’arresto internazionale.
Lo scorso 3 giugno Bissoultanov era stato condannato a 15 anni in primo grado per l’omicidio di Ciatti, avvenuto nell’agosto 2017 a Lloret de Mar, in Spagna.
Le reazioni
“Tutto questo è allucinante, sapevamo che sarebbe scappato“, è il commento di Luigi Ciatti, papà di Niccolò.
“È imbarazzante, è una fuga annunciata”
“Il pubblico ministero spagnolo, in aula, avrebbe chiesto 7 anni e mezzo di carcere e il giudice avrebbe sicuramente detto sì”, ha spiegato Agnese Usai, avvocato della famiglia Ciatti.
“Il suo difensore non sapeva dire nulla al giudice, non sapeva dove fosse il suo assistito, non ha esibito né certificati medici né altre giustificazioni”, ha aggiunto.
“È la seconda volta che Bissoultanov scappa ma il giudice spagnolo nel momento della sentenza ha stabilito che fosse sufficiente l’obbligo di firma e prima di lui il giudice italiano l’ha scarcerato permettendogli di lasciare l’Italia”, ha detto il padre di Niccolò Ciatti.
“È sempre stata questa la nostra paura più grande: che l’assassino di nostro figlio non paghi per quello che ha fatto. Evidentemente ha pianificato con cura la sua fuga e chissà se lo ritroveranno mai”, ha aggiunto.
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