Sventata la deriva internazionale per mettere sul banco degli imputati i principali prodotti del Made in Italy a causa del loro contenuto in sale, zucchero e grassi.
“L’attenta e preziosa attività diplomatica del nostro Paese ha permesso di evitare bollini allarmistici o tasse per dissuadere il consumo di certi alimenti che avrebbero messo alla gogna l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (Dop), dal Parmigiano Reggiano al Prosciutto di Parma fino all’Olio Extravergine di Oliva. – afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – Una decisione che deve rappresentare un freno al diffondersi di sistemi di informazione visiva come l”etichetta a semaforo’ inglese ma anche il ‘nutriscore’ francese o i ‘bollini neri’ cileni che mettono a rischio prodotti Made in Italy dalle tradizioni plurisecolari trasmesse da generazioni di agricoltori che si sono impegnati per mantenere caratteristiche inalterate nel tempo“.
Un patrimonio, alla base della dieta mediterranea, che ha consentito all’Italia di conquistare con ben il 7% della popolazione, il primato della percentuale più alta di ultraottantenni in Europa ma anche una speranza di vita che è tra le più alte a livello mondiale, pari a 80,6 per gli uomini ed a 85 per le donne. Un ruolo importante per la salute che è stato riconosciuto anche con l’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco il 16 novembre 2010.
“Ora occorre lavorare perché il bisogno di informazioni del consumatore sui contenuti nutrizionali sia soddisfatto nella maniera più completa e dettagliata ma anche con chiarezza. É necessario usare segnali univoci e inequivocabili per certificare le informazioni più rilevanti per i cittadini, a partire dall’obbligo dell’etichetta di origine su tutti gli alimenti”, ha aggiunto Prandini, nel ricordare che “Coldiretti, assieme ad altre 9 organizzazioni, ha promosso a Bruxelles l’Iniziativa Europea dei Cittadini ‘EatORIGINal – Unmask your food’ al fine di garantire la trasparenza in tutta la catena alimentare“.
Il sito per sottoscrivere l’iniziativa è: www.eatoriginal.eu
[fonte: comunicato stampa Coldiretti]