I prezzi dell’oro sono continuano a crescere e a infrangere record a causa della guerra commerciale USA-Cina.
All’inizio di questo mese, il quotidiano South China Morning Post ha riferito che i prezzi dell’oro erano sulla buona strada per il loro miglior anno dal 2010 in mezzo alla guerra commerciale USA-Cina.
I prezzi dell’oro hanno toccato un nuovo massimo in più di due mesi quando il dollaro è precipitato in seguito alla dichiarazione del Pentagono sugli attacchi militari statunitensi alle strutture di Hezbollah in Siria e Iraq.
Lunedì, il prezzo spot dell’oro è crescito dello 0,2% a $1,513,29 l’oncia. L’aumento è stato preceduto dai prezzi dell’oro che hanno toccato il massimo dal 25 ottobre a $1,515,80 l’oncia.
Commentando gli sviluppi, Ilya Spivak, senior stratega delle valute sul portale finanziario DailyFx, ha dichiarato a Reuters che “stiamo esaminando il pre-posizionamento per il prossimo anno e un riequilibrio dei portafogli prima della fine dell’anno”.
Tutto ciò si è “sovrapposto a livelli di liquidità molto bassi, che stanno essenzialmente esacerbando la volatilità“, ha aggiunto.
Stephen Innes, uno stratega del mercato presso AxiTrader, da parte sua ha insistito sul fatto che, dal punto di vista del rischio “puro”, “non ha attualmente senso che l’oro venga scambiato sopra $ 1.500/oz”.
“Il crescente mercato azionario e i prezzi dell’oro più elevati raramente coesistono nello stesso lasso di tempo e ancora più raramente si muovono più in alto nello stesso tempo”, ha affermato.
Il 2019 è l’anno dell’oro
Secondo il South China Morning Post il 2019 è stato un buon anno per l’oro, che è stato scambiato a un ritmo impressionante del 15% in più rispetto all’anno precedente.
Secondo gli esperti questo potrebbe essere ricordato come l’anno dell’oro, dal momento che nel 2019 il bene rifugio ha fatto registrare una delle migliori performance del decennio in quanto a crescita del proprio valore.
Si parla di un aumento pari al 18% netto e quotazioni in salita che proiettano il prezioso metallo fino al valore di 1510 dollari l’oncia, il massimo dall’inizio dello scorso novembre.
Per il 2020, anche in virtù di una sempre più probabile normalizzazione dei rapporti commerciali USA-Cina e il conseguente miglioramento degli indicatori economici, molti sono convinti che la corsa del’oro potrebbe rallentare, come JP Morgan Chase.
C’è però anche chi, si fa per dire, punta forte sulla crisi e prevede un futuro ancora più roseo per il principale bene rifugio, che secondo alcuni analisti il prossimo anno potrebbe addirittura sfondare il muro dei 1600 dollari.
fonte Sputniknews