Un prete è stato ucciso in Francia. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin che si è recato sul posto, in Vandea. “Tutto il mio sostegno ai cattolici del nostro Paese dopo il drammatico assassinio di un prete in Vandea” ha twittato. Il responsabile dell’omicidio si è consegnato questa mattina alla polizia d’Oltralpe. Secondo quanto riporta il sito di Le Figaro, si tratta di un cattolico quarantenne di origine ruandese, lo stesso che nel luglio del 2020 aveva dato fuoco alla cattedrale di Nantes. E che da allora era stato messo sotto controllo giudiziario. La pista che stanno privilegiando gli inquirenti al momento è quella dei disturbi psichiatrici, riporta Le Figaro.
La polemica
“In Francia si può essere clandestino, incendiare la cattedrale di Nantes, non essere mai espulso, ed essere recidivo con l’assassinio di un prete” ha twittato Marine Le Pen. “Quello che succede nel nostro Paese è di una gravità senza precedenti: è il fallimento completo dello Stato e di Darmanin”, conclude la leader di Rassemblement National riferendosi al ministro dell’Interno.
La replica del ministro dell’Interno
“Questo straniero non poteva essere espulso nonostante il suo arresto, fino a quando era sotto sorveglianza giudiziaria” ha spiegato il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin. “Che cosa indegna – conclude – invece di esprimere la sua solidarietà alla comunità cattolica, la signora Le Pen polemizza senza conoscere i fatti”.
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