Osservazioni e giudizi di un cittadino equilibrato e intelligente
Cose strane da Firenze
Se parliamo di Firenze la Sarina , la sindaha, non può sfuggire a un’attenta analisi e considerazioni che i fiorentini non possono esimersi dal fare. Dato che vivono la città quotidianamente e ne conoscono pregi e difetti toccandoli con mano.
Nel fine settimana il sindaco ci ha comunicato di aver riorganizzato la struttura del comune in quattro macro-aree
Due nuove direzioni e altrettanti uffici speciali, uno dei quali destinato all’Housing. Naturalmente occorre sapere di che cosa si tratta. Data la mia ignoranza in propoito afferro il mio smartphone e vado su google. Apprendo immantinente che trattasi di “alloggiamento”.
Sarebbe più semplice usare la nostra bellissima lingua ma per il nostro sindaco sarebbe cosa da poco
Anche se, francamente, l’uso dell’inglese è abusato da tutti. Dunque, solo peccato veniale. Ma noi siamo a Firenze, la patria della lingua italiana. Comunque, tiremminnanz. A metà dell’800 quando il bel Paese era terra di conquista contesa fra spagnoli francesi e austriaci, gli italiani vollero liberarsi degli invasori e diventare patria indipendente, Molti scrittori e intellettuali decisero di utilizzare il fiorentino come lingua unica nazionale per scrivere le loro opere.
Tutto ciò premesso, a noi è rimasto il vizio di usare l’inglese anche quando non è strettamente necessario. Almeno a Firenze
Purtroppo, tra Smart City Control Room, Pocket Gardens, Focus, la Key per gettare i rifiuti, e ora questo Housing, tanti cittadini, in ispecie quelli di età avanzata, hanno grande difficoltà a comprendere le cose semplici, complicate appunto dall’uso di una lingua diversa.
Contrariamente a quanto suggerito dalla teoria del rasoio di Occam. Quella che semplifica.
Verdone , grande attore, usava il termine “famolo strano”
Evidentemente il nostro sindaco ha apprezzato molto il significato del termine e va a cercare idee più inusitate e strampalate per innovare e influenzare in modo spesso perverso, la nostra città che negli ultimi decenni ha subito qualsiasi impatto sconvolgente.
Ecco dunque la rivoluzione dell’architettura comunale, per cui dirigenti e impiegati che stavano in alto devono andare in basso e viceversa, mentre quelli che stavano a est si sposteranno a ovest e gli altri da sud a nord e da nord a sud. Insomma , il classico e consueto circolo vizioso
Giusto per fare ammuina, agitandosi a vuoto per attrarre benevola attenzione
Funaro ci spiega, o cerca di farlo, che tutto ciò serve per affrontare le nuove sfide, (la qualunque) qualunque cosa significhi. Infatti il problema è che non si sa cosa ci aspetta, cosa le può passare per quella testolina così ricca di idee, talvolta bislacche.
Una delle prioritarie sarebbe la sicurezza, certamente non bislacca
Di cui ogni cittadino ha. avrebbe, pieno diritto, come ripete pedissequamente , senza sosta, quotidianamente anche Giorgio, l’assessore titolare dell'(in)sicurezza.
Al fine di risolvere il problematico obiettivo pare che il comune si sia accordato con quelli della notte, i soliti ignoti che approfittano della libertà che è un bene per tutti e a tutti spetta. Tanto che ne abusano e fanno quel che vogliono, da mane a sera.
Dunque, la Funaro e il Giorgio, Sindaha e assessore, hanno, avrebbero, potenziato la PolCascine, con cinque o sei equipaggi anzichè i consueti tre. In verità è un’ ottima idea per principiare, come si dice a Firenze. Se non fosse che un tale assembramento e concentramento di uomini in divisa rischierebbe di interferire con il lavoro di coloro che si affannano a derubare le macchine parcheggiate in piazza Vittorio Veneto.
Spaccando i finestrini
Per evitare incidenti e incomprensioni, si è così deciso di fare turni fra gli agenti . Dalle 6 a mezzanotte, in modo che la concorrenza possa agire senza problemi nelle sei ore libere. Ci chiediamo se alla trattativa abbiano partecipato i sindacati, ma la novità avrebbe potuto avere successo. Avrebbe.
Perchè di fatto le spaccate di una notte sono salite a nove contro le sei precedenti, con un totale provvisorio a 74 o 75 solo nelle ultime poche settimane. Il conto aggiornato è appannaggio della pagina facebook ‘Spaccate Piazza Vittorio Veneto’ sito web di volontari, forse, con 261 mi piace e 927 rollower, creata un mese fa, il 18 settembre .
Non crediamo possa essere opera del tal Giorgio. Assessore in accordo e collusione della giunta tutta, Sindaha in testa, nel contesto di cui sopra sulle novità e innovazioni per creare sicurezza.
La speciale collaborazione tra guardie e ladri , dato che tale appare, con l’organizzazione dei rinnovati orari di lavoro, dimostra l’alto grado di civiltà e la piena efficienza che in neppure quattro mesi ha, avrebbe, conseguito la nuova amministrazione
E non ci si preoccupi, per favore, e bontà d’animo, delle proteste dei proprietari delle auto svaligiate. Uffa, si sa, c’è sempre qualcuno scontento. Meglio ignorare, troncare, mitigare e sedare. “De minimis non curat praetor”.
“Never complain, never explain,” diceva del resto la compianta regina Elisabetta.
Tutti sappiamo quanto il nostro sindaco sia impegnato, specie sui fronti di guerra, tipo Israele a Gaza, in Libano e con l’Iran.
La a sfida è sulla immobilità, o meglio sull’immobilismo, a causa dei millanta cantieri ubicati ovunque, dietro a qualsivoglia svolta
Tanto che ogni giorno abbiamo la sorpresina di trovare strade sbarrate, corsie di scorrimento nuove o sensi di marcia rivoltati.
Dei lavori ventennali della tramvia iniziati nel 2005 , il cui progetto fu approvato nel 96 del secolo scorso , mi rifiuto di dire, chè mi viene il mal di testa. Lavori e necessari ma inopporuni cantieri che paralizzeranno il traffico da qui all’eternità.
L’assessore preposto, tale Giorgio, sempre lui, sostiene che saranno presi opportuni provvedinenti. Naturalmente segreti. Almeno per ora. Quando il Poggi quasi due secoli or sono e con le attrezzature dell’epoca, ci mise trent’anni a ristrutturare la città abbattendo le mura per aprire spazi, non chiuderli come con la odierna tramvia, per i viali di circonvallazione.
Dal 65 al 95, se non erro. Dell’800, naturalmente. Unica via di aggiramento della città era e unica sarebbe, almeno, rimasta, se a qualcuno non fosse venuta l’idea di farci passare il trenone
Altro scontro bellico è quello dei dehors con annessi magnifici che da ora sono proibiti in numerose strade del centro e della cerchia dei viali. Qui sarà fatto obbligo di digiuno stretto, senza sconti per nessuno. Praticamente una dieta con digiuno day by day , alternativamente. Un giorno la madre, uno il padre. I fanciulli esonerati. Giusto per contribuire alla lotta contro l’obesità.
E pensare che la sindaha odia gli affitti brevi, in alloggi dove si può anche cibarsi evitando di farlo su scale di cattedrali e risparmiando marciapiedi lasciati unti di qualsiasi luridume. Senza parlare degli introiti di tasse di soggiorno che vanno , comunque, a Palazzo vecchio.
Per i dehors si tratterà sicuramente di sfoltire molto, tenendo comunque conto delle varie esigenze, per non danneggiare i titolari degli esercizi
Con la mediazione di Consercenti e Confcommercio si è quindi deciso di lasciare le cose come stanno fino all’estate prossima. Niente sfratti o atti d’imperio, ma pugno di ferro in guanto di velluto, senz:altro. Infatti solo dopo l’estate si vedrà cosa fare in concreto, salvo rimandare all’estate 2026 e poi all’anno successivo.
Perché nessuno qui programma alcunché, ma si vive giorno per giorno poichè in questa città nulla è più permanente del provvisorio. Dopo il Covid i dehors furono consentiti a tutti per recuperare le perdite. Magari ci si accontenterà di aumentare di qualche euro la tassa sul suolo pubblico., dindini che entrano. appunto, in comune.
Mentre non programma nulla di serio ma va avanti alla carlona, Funaro si avvede di dover inaugurare la Vacs, acronimo di Variante Alternativa Centro Storico, cioè quella bretella breve da Libertà a San Marco e e viceversa. Che solo a guadarlo, il trammone, viene da singhiozzare.
Specie a chi abita in quella strada
Ma la Sarina si commuove al pensiero e all’azione. Dice di aver provato una grande emozione, la seconda dopo il primo falso viaggio inaugurale di giugno per fare intendere fischi per fiaschi al fiorentino che ritiene beota.
Evidentemente. Ma, giuliva, potrà dirsi emozionata per la terza volta, dato che comunque fra ninnoli e nannoli il ritardo è di sei mesi e ormai il tram entrerà in regolare servizio non prima di Natale. Salvo imprevisti, sempre in agguato, naturalmente.
L’imprevisto più probabile è quello della nuova pavimentazione della piazza, progettata in modo approssimativo, si dice, e con materiali che potrebbero non reggere le vibrazioni causate dal tram.
Ma ditemi voi! Poco da ridere
Perché ne risentirebbe alquanto l’efficienza notevole di cui gode, già dall’era del violinista con le sue orrende statue, il Comune. Subirebbe infatti, un discreto e immeritato discredito. E se questo avvenisse, non sia mai, se la piazza dovesse essere disfatta e ricostruita, il Sindaco con assessore annesso e giunta al seguito, potrebbe commuoversi per la terza inaugurazione.
Fra chissà quanti mesi/anni
Ah, stavamo per dimenticare l’idea al top, la prioritaria promessa elettorale, la supercazzola come se fosse antani. Cioè l’ isola artificiale in Arno. Roba mai vista neppure a Parigi all’incipit olimpionica.
Del resto, con il magno cambiamento climatico, dal mantra infinito, con le alluvioni, esondazioni dei fiumi tracimanti e le campagne allagate, l’isola artificiale vicino al Ponte vecchio, farebbe molto comodo, magari salverebbe molte vite.
Dunque è probabile che riprenda a mano l’idea , che un giorno arrivi la sorpresa. La Sarina è capace di tutto. Ce lo sta dimostrando alla grande.
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