Quando l’amore tra due persone incontra l’amore per il cibo e la tradizione, ecco che il cibo si sposa col cuore.
Siamo a Tavarnelle, cittadina tra la Val di Pesa e la Val d’Elsa. Il nome pare derivare dal latino tabernulae, piccola bottega, tavernetta. Pare che il paese fosse una tappa obbligata su una delle strade minori che collegavano la via Francigena alla via Volterrana.
La protagonista di questa storia si chiama Cecilia Dei, classe ’66, occhi grandi per vedere al di là delle apparenze, mani sapienti e una cascata di capelli neri che raccoglie nella toque blance, cuoca da quasi trent’anni, trent’anni di pura dedizione. Cecilia che un giorno incontra Massimo, Massimo Marzi di Barberino Val d’Elsa, classe ’62. Lei cuoca, lui sommelier professionista e assaggiatore di olio nel 1990.
Cecilia e Massimo si incontrano nel 1981 sull’autobus che li porta al liceo, si sposano nel 1987, hanno due figli Ugo e Emma.
Di autentiche origini chiantigiane, nascono, crescono e vivono tutt’ora nella stupenda cornice delle colline toscane. Il paese dove vivono e lavorano, Barberino Tavarnelle, si trova esattamente a metà strada tra Firenze e Siena sull’antica via Cassia.
Cecilia e Massimo entrambi innamorati della loro terra, decidono di avviare un progetto che possa valorizzare e salvare le loro tradizioni. Essendo il cibo e il vino parte importante della cultura italiana e una loro comune passione, iniziano a dedicarsi professionalmente all’arte culinaria.
Nel 1994 Cecilia e Massimo decidono di aprire Osteria La Gramola e aggiungono così alla loro vita insieme, l’amore per la loro professione.
L’Osteria è proprio nel loro paese, in uno degli edifici più antichi, lo stesso che nell’800 era una taverna.
L’Osteria La Gramola nasce con il preciso obiettivo di mantenere le tradizioni, ed infatti i piatti che vengono serviti sono eseguiti nel rispetto delle antiche ricette e nel rispetto della stagionalità dei prodotti, reperibili tutti nel territorio, nei metodi di cottura originali del territorio e della storia.
L’idea che ha sostenuto Cecilia e Massimo è stata quella di realizzare piatti tipici chiantigiani nella loro versione più autentica.