Parafrasando Marx: uno spettro si aggira in Toscana

Parafrasando Marx: uno spettro si aggira in Toscana

Esplorazione CGIL

Una rilevazione, come lo spettro shakesperiano di Banquo, aleggia su sindacalismo e politica toscana. Si tratta di un sondaggio, condotto da Yoodata, su incarico di Anteprima e Cgil, per testare gli orientamenti di voto in Toscana in vista delle prossime regionali.

Tale “esplorazione” è avvenuta prima delle elezioni in Liguria, fra il 23 e il 30 settembre su un campione di 1001 iscritti alla Cgil e 304 maggiorenni residenti in regione.

Viva i duri e puri

Obiettivo chiaro: «Esplorare il favore verso l’adesione di Italia viva e Azione allo schieramento progressista guidato dall’attuale presidente Giani».

Se di fronte a una coalizione Pd – M5S – Avs la propensione a votare il Giani bis sarebbe del 47%, con l’ex rottamatore precipiterebbe al 29%. Fra gli iscritti della Cgil attivi la perdita di consensi sarebbe del 17%, del 21% nel sindacato dei pensionati.

Nella popolazione toscana il gradimento per una alleanza con i centristi scenderebbe del 19%, passando dal 49 al 30%.

Cari compagni vi scrivo…

«Care compagne e compagni – ha scritto due giorni fa il segretario toscano della Cgil Rossano Rossi girando il pdf in chat – vi metto a disposizione un sondaggio fatto da professionisti sulle prossime elezioni regionali. Attenzione, non sono orientamenti di voto ma diciamo un sentimento molto chiaro e netto su eventuali prospettive e coalizioni”.

Esproprio proletario

Alcune domande ci sorgono spontanee. Prima: è proprio di un sindacato il ruolo di indirizzo entro una prospettiva politico-elettorale?

Seconda: possibile che gli esponenti del PD, in primis Schlein, accettino come fisiologico questo “esproprio” del loro ruolo a vantaggio di un ente che da fiancheggiatore si sta sempre più trasformando in “sostitutivo”?

Terzo: cosa ne pensano i lavoratori iscritti alla CGIL di questo immaginabile utilizzo di risorse associative per commissionare un sondaggio politico?

Nonostante i tempi nuovi, non ci possiamo esimere dal parafrasare il vecchio Manifesto di Karl Marx: uno spettro si aggira per la Toscana. Ma possiamo ancora chiamarlo comunismo?

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