Soldati Fantasma – Hiroo Onoda, tenente, arresosi nel marzo del 1974 nell’isola filippina di Lubang. Shoichi Yokoi, sergente, visse in un rifugio dell’isola di Guam per ben 28 anni. Sono solo due dei molteplici esempi dei “soldati fantasma giapponesi”.
Costoro erano fedeli del rigidissimo codice etico Bushido che considerava profondamente disonorevole la resa al nemico. I soldati fantasma ritenevano quindi impossibile che l’esercito del Sol Levante si fosse arreso agli alleati e continuarono, solitari, a mantenere la loro posizione nelle isole del pacifico. Per decine di anni. Fedeli ad una ideologia defunta.
Storie di ordinario anacronismo. La disperazione di questi uomini che, rinchiusi in un vincolo mentale indistruttibile, si sono distrutti con le loro mani. Eroici ma patetici esempi di come la totale mancanza di elasticità mentale, di “ci è stato ordinato così” possa portare al totale annichilimento. Mentale e fisico.
La stessa cosa sta succedendo adesso in Italia. Con una localizzazione più precisa in Toscana, provincia di Firenze. Il PD di Fiesole ha mandato un comunicato scritto al sindaco Ravoni che ha del paradossale.
Quando ho letto questa nota, non ho potuto che pensare ai soldati fantasma giapponesi. Magari, visto che non ci sono isole, mi è venuto in mente una scena di irriducibili vetero-comunisti che, armati di forconi e moschetti, si nascondono nei boschi, in fossati e caverne, aspettando l’avanzata dei fascioleghisti. Rigorosamente col fazzoletto rosso al collo.
Avrebbe quasi del miracoloso se il PD toscano riuscisse a capire che siamo nel nuovo millennio. Considerando pure che Matteo Biffoni, sindaco di Prato, nel comizio di ieri, ha praticamente chiamato all’adunata i partigiani. Quei pochi ancora vivi, onore a loro.
Ah, Matteo Biffoni indovinate di che partito è? PD, naturalmente
Avanti popolo!
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