Pensioni. Le novità della legge di bilancio 2024

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Pensioni.Le novità della legge di bilancio 2024

Soldi ce ne sono pochi.

Tra superbonus 110 e reddito di cittadinanza, le risorse per la legge di bilancio 2024 sono esigue.

Il Governo per far quadrare i conti è costretto a mettere mano alle pensioni

Non sarà una vera e propria riforma, come all’inizio si pensava; tuttavia sono previste importanti novità.

E’ bene ricordare che si tratta ancora di un testo in bozza e che ad oggi non c’è l’ufficialità delle misure. Per l’ufficialità di dovrà attendere la conclusione dell’iter parlamentare e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Le principali novità sono state presentate dal Ministro Giorgetti in conferenza stampa. Novità necessariamente più stringenti ma che, nelle intenzioni del Governo, risultano necessarie per evitare il ritorno alla penalizzante legge Fornero, almeno per il prossimo anno.

Il sistema non sarà scardinato

Il Consiglio dei Ministri del 16 ottobre scorso ha previsto una serie di ritocchi all’attuale normativa. La “stretta” più evidente riguarda quota 103 rendendo di fatto più complesso aderire alla pensione anticipata. Quota 103 si trasformerà in quota 104, per effetto dell’aumento di un anno, da 61 a 62 anni, pur mantenendo il versamento dei contributi in 41 anni.

E’ stato previsto un tetto massimo del valore lordo mensile dell’assegno che non potrà essere superiore circa di 2250 euro. Rimane invece il bonus Maroni, presente nella legge di Bilancio 2023, una sorta di incentivo al posticipo del pensionamento per lavoratori che hanno i requisiti per accedere a quota “104”. Il meccanismo consente a tali lavoratori di poter ottenere l’incentivo tramite incremento diretto in busta paga.

Il Governo ha introdotto anche differenze sulle finestre di uscita, prevedendo un allungamento tra la maturazione dei requisiti e l’erogazione della pensione, da 3 a 7 mesi per i dipendenti privati e da 6 i 9 mesi per quelli i dipendenti pubblici.

Tra le novità di rilievo spicca anche “l’Opzione donna”

In questo campo le strette sono notevolmente aumentate. Aumenta il requisito anagrafico che passa da 60 a 61 anni d’età mentre è necessario aver maturato 35 anni di contribuzione, ridotto di un anno per ogni figlio fino ad un massimo di due anni. Questa forma di pensione sarà permessa e limitata dal 2024 a specifiche categorie di lavoratrici: donne licenziate o dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto presso il ministero dello sviluppo, o che devono accudire familiari con disabilità pari o maggiore al 74%, o che assistono da almeno 6 mesi persone disabili conviventi con disabilità in situazioni di gravità in base alle legge 104 del 1992.

Anche l’Ape sociale subisce l’aumenta del requisito anagrafico, ovvero 63,5, 5 mesi in più rispetto ad oggi. Questa manovra assieme all’Opzione donna vengono sostituiti da un unico fondo per consentire la flessibilità. Tuttavia la manovra ha previsto il mantenimento delle due misure, ma non ha ancora stanziato i fondi per renderli operativi.

Permangono i requisiti già in essere del I beneficio all’accesso all’Ape sociale, che sono caregiver, disoccupati, lavoratori con mansioni gravose e disabili con almeno il 74 per cento di invalidità.

La legge di Bilancio 2024 inoltre non prevede aumenti per pensioni minime (anche per gli over 75) e le rivalutazioni delle pensioni saranno fino del 5,6%

La principale novità introdotta risulta invece la possibilità di riscattare periodi cosiddetti di “vuoto contributivo”, un sistema molto simile al riscatto della laurea. I periodo “non lavorativi” potranno essere riscattati fino ad un massimo di 5 anni in un’unica soluzione oppure in un massimo di 120 rate mensili.

Nessuna modifica per le pensioni di vecchiaia. Viene confermato il sistema contributivo e il requisito di 67 anni e 20 anni di contributi per l’ottenimento dell’assegno sociale.

In tutte queste novità stringenti, dettate da esigenze di bilancio, vi è infine l’erogazione di eventuali conguagli di rivalutazione che saranno accreditate soltanto nel mese di dicembre.

Tempi duri quindi per chi vorrebbe avere la sospirata pensione con l’asticella che si fa di anno in anno sempre più alta.

Silvia Castellani

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