Perché voglio che la finisca in Ucraina.Perché sinceramente guardo gli interessi della mia gente, e voglio preservarli.
Il problema delle sanzioni
Sanzioni alla Russia? Le farebbero male. Certo. Ma la Russia ha l’alternativa cinese. Non sarebbe particolarmente edificante subire le sanzioni per Putin. Ma tali sanzioni danneggerebbero moltissimo anche noi italiani, anche noi europei.
E per cosa? Salvaguardare l’Ucraina non ha senso. Non è stata mai molto più di un governo fantoccio.
Quei governi sostenuti dai paesi occidentali che non sono in grado di camminare con le proprie gambe. La Crimea è già Russia.
Il Donbass ed il Donetsk, regioni molto ricche, sono russofoni e preferisco andare con la confederazione. Sono indipendenti dai fatto, e la sovranità Ucraina lì è solo utopica.
A che cosa serviva un conflitto? Perché dovremmo pagarne le spese? E se si rafforzassimo l’asse cinorusso, rischieremo di cementare la più grande alleanza del mondo. Il tutto con un America sempre più divisa da conflitti. Isolata da due oceani che non pagherebbe prima persona ma vedrebbe gli europei pagare sulla propria pelle il conflitto.
Con il rischio di trovarci in una polveriera che dividerebbe l’Europa, quando l’Europa deve estendersi ad est.
Pensiamo un violento conflitto quanto rischierebbe sulle rovine ancora pericolose di Chernobyl di creare situazioni di pericolo per tutto il continente.
L’allineamento Russo Cinese
L’Ucraina senza la Crimea il Donbass il Donetsk non è autosufficiente, ed ha bisogno di forti aiuti occidentali.
Come facciamo a sostenere una situazione del genere, senza rischiare di essere schiacciati dalla potenza militare di un allineamento per nostra colpa tra la federazione Russa e la Repubblica popolare Cinese?
Pensiamo al danno che stanno subendo le aziende italiane. Pensiamo al danno che subirebbero dai rincari delle materie prime del rifornimento energetico. E pensiamo anche a tutti i poveracci che in Occidente oggi non arrivano alla fine del mese. Quanto soffrirebbero un innalzamento incontrollato delle bollette ancora peggiore di quello prossimo.
Ci ridurremmo con famiglie che se oggi non arrivano più alla fine del mese per dieci giorni, a famiglie che non arrivano più neanche alla metà del mese. Una situazione degna della Francia prerivoluzionaria.
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