Pescara si è svegliata sfregiata, stamattina: il bellissimo murales raffigurante Gabriele D’Annunzio è stato imbrattato e vandalizzato da una scritta con una bomboletta spray.
“D’Annunzio fascio”, il contenuto di questo ridicolo atto, vile ed anonimo.
Il murales con l’effigie di Gabriele D’Annunzio imbrattato è sulla facciata dell’Archeoclub sul ponte D’Annunzio a Pescara, nell’omonima via a lui intitolata.
Le reazioni
Sul fatto è intervenuto Marco Forconi, consigliere comunale di Montesilvano, dichiarando:
“Chiariamo subito: D’Annunzio non è mai stato fascista. Ignoranti e imbecilli, invece, ci si diventa quando un pensiero mostruoso prevale sull’identità in nome di una pseudo ideologia”.
Questo, invece, il commento del presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri:
“L’atto vandalico registrato ai danni del murales dedicato a D’Annunzio è semplicemente sintomo dell’ignoranza storica e culturale di chi lo ha realizzato, e anche di un profondo disagio personale che affonda le proprie radici altrove. Domani provvederemo a ripulire il muro imbrattato restituendo a quell’opera il suo decoro, un episodio che nulla cambia nella grandezza del personaggio e nella mediocrità dell’autore del gesto”.
Il Vate, che proprio a Pescara era nato, in realtà al Partito Fascista non si iscrisse mai.
Fu irredentista ed eroe della prima Guerra Mondiale, celebre la sua centenaria impresa di Fiume, di fatto primo intellettuale d’Italia (letto anche da Togliatti), il poeta italiano più grande del Novecento, celebrato anche da Giordano Bruno Guerri.
Ma la cieca furia della ignoranza iconoclasta degli “antifascisti” militanti, si sa, non ha benché minima idea della realtà della Storia, i libri li brucia e non li legge, e dimostra in questi suoi gesti, quale quello di imbrattare un murales, solo il suo disprezzo per la Cultura italiana. D’altra parte se gli italiani sono il popolo più ignorante d’Europa, queste azioni lo dimostrano a pieno.