Pessima figura per Andrea Scanzi ad Arezzo. Lo ha riportato la testata Il Primato Nazionale, a cui alcuni cittadini hanno inviato prova fotografica. Il giornalista filo-governativo è stato pizzicato a posteggiare un grosso Suv marca BMX su due posti per disabili.
Una bella botta per un personaggio che ha costruito la sua immagine con uscite saccenti e moraliste, tutte rigorosamente mainstream, basate su una presunta superiorità intellettuale goffamente autoattribuitasi. Chissà quale scusa troverà per discolparsi. In ogni caso che la macchina sia sua non v’è dubbio alcuno, Il Primato Nazionale si è premurato anche di fare una verifica e il mezzo è effettivamente risultato di Scanzi.
“Per appurarlo – si legge sul quotidiano sovranista– abbiamo richiesto una visura all’Aci, sulla base dell’indicazione del numero di targa della bella Bmw. Abbiamo appreso così che il veicolo in questione non è intestato a uno sbadato turista ma a un noto giornalista toscano. Nato ad Arezzo e tuttora residente ad Arezzo. Già, parliamo proprio di lui, “Sua Umiltà” Andrea Scanzi. La “rockstar del giornalismo italiano”. La graffiante penna del Fatto Quotidiano, l’irreprensibile guru dell’autoelogio. Anzi, per dirla proprio con Scanzi (allitterazione voluta), bando alla modestia: “Il giornalista più ‘potente’ sui social”. Colui che “senza girarci troppo attorno, in Italia” è “al quinto (!) posto assoluto tra gli italiani più potenti e influenti sui social”.
Il problema infatti è anche questo: ad una persona qualunque, umile nel proprio lavoro, basterebbe chiedere scusa ed accettare di buon grado multa e decurtazione dei punti. Al contrario, ad uno che quotidianamente pontifica con toni paternalistici sui comportamenti della parte politica avversa ai propri datori di lavoro, queste cose non possono proprio capitare.
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