Pitti Taste piace sempre di più agli operatori del settore internazionali tanto che i buyer sono in aumento per un totale di quasi 6.000 presenze da 50 paesi esteri.
Si registrano performance ottime da Germania (+64%), Francia (+26%), Svizzera (+18%), Spagna (+35%), Austria (+60%) e Corea; in aumento anche gli operatori italiani (+3%).
L’edizione di Taste 2019 si è svolta in tre giorni a Firenze: da sabato 9 a lunedì 11 marzo.
“Un’edizione in crescita – afferma Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine – sia nei numeri che nella qualità, e di questo siamo molto soddisfatti…Taste è sempre di più un appuntamento per professionals: abbiamo registrato presenze in crescita e sempre più qualificate tra negozi specializzati, aziende della distribuzione, department store, importatori di eccellenze italiane, insomma molte delle migliori realtà internazionali del mondo del cibo di qualità. Ma Taste è anche sempre più un incubatore di tendenze, idee e temi della scena culinaria contemporanea: il Pianeta Pane ha conquistato tutti, con i laboratori A Scuola di Pane sold out e i talk seguitissimi; così come i Ring del Gastronauta Davide Paolini, solo per citarne uno quello con protagonisti Massimo Bottura e Massimiliano Alajmo e i loro progetti sociali. E chiaramente c’è stata tanta partecipazione anche per i quasi 90 eventi che hanno animato Firenze con il Fuori Di Taste: come sempre creativi e gustosi”.
Grande successo per gli eventi alla Stazione Leopolda – da Pianeta Pane ai Ring – e per gli appuntamenti Fuori Di Taste in città. In totale sono stati circa 6.000 i buyer registrati, mettendo a segno un +3% rispetto a un anno fa (anche allora un’edizione in crescita), con incrementi sia sul fronte italiano (+3%) sia per le presenze dall’estero, in aumento del 5% come persone registrate e in crescita ancora maggiore come numero aziende compratrici (+8%).
Tra i mercati che hanno fatto registrare risultati migliori ci sono la Germania (+64%), mercato numero uno come presenze al salone, e poi Francia (+26% come ragioni sociali), Svizzera (+18% come ragioni sociali), Spagna (+35%), Austria (+60%) e Corea al raddoppio dei suoi compratori; molto bene anche i numeri da Olanda, Israele e Repubblica Ceca.