Via libera da parte del Consiglio UE alla direttiva che a partire dal 2021 vieta oggetti in plastica monouso come piatti, posate, cannucce e bastoncini cotonati. In Italia un cittadino su quattro (27%) ha già evitato di acquistare oggetti di plastica monouso mentre ben il 68% ritiene che sarebbe opportuno pagare un sovraprezzo per questi prodotti.
Sono dati che emergono da uno studio condotto da Coldiretti sulla base dell’analisi di Eurobarometro, diffusa in questa importante occasione che è stata salutata dalle associazioni che da sempre si occupano di ambiente – Greenpeace e Wwf in primis – come “un passo importantissimo per voltare pagina” e dal Ministro dell’Ambiente Costa come “l’inizio di un’Europa sempre più libera dalla plastica“.
“L’Italia, capofila nella grande battaglia contro la plastica monouso, non abbasserà la guardia” ha affermato proprio il Ministro dell’Ambiente. “Dopo la campagna #plasticfree, l’approvazione in Consiglio dei Ministri della legge ‘Salvamare’ e il credito d’imposta per la riduzione degli imballaggi, vogliamo essere tra i primi paesi a recepire la direttiva Ue“. E aggiunge alcuni dati che fanno riflettere: “Alcuni studi indicano che i livelli di contaminazione da microplastiche nella colonna d’acqua a Portici (nel golfo di Napoli) ed alle Tremiti sono paragonabili a quelli riscontrati nei grandi vortici oceanici. Altri studi attestano la presenza di zone di accumulo di detriti in plastica anche nei nostri mari, addirittura all’interno del ‘Santuario dei cetacei’. Credo che a quest’emergenza l’Italia stia iniziando a rispondere bene con un ventaglio di misure. La plastica impatta, tra le altre cose, su ben 700 specie marine. Nove uccelli marini su dieci, una tartaruga marina su tre e più della metà delle specie di balene e delfini ingeriscono plastica“.
Un tema – sottolinea Coldiretti – che riguarda non solo il rispetto dell’ambiente ma anche la stessa salute degli animali, da quelli marini fino a quelli da fattoria. I rifiuti di plastica sono infatti i più diffusi anche nelle campagne, spesso a causa dell’inciviltà di chi abbandona le stoviglie utilizzate per i picnic. Mucche, pecore o cavalli degli allevamenti rischiano così di restare soffocati da sacchetti e piatti residui, piuttosto che dai resti delle lanterne cinesi che sempre più frequentemente vengono fatte volare in cielo. Accanto ai comportamenti scorretti dei cittadini, non mancano poi i casi in cui le campagne vengono utilizzate addirittura per lo smaltimento illecito di rifiuti – conclude Coldiretti – abbandonati nottetempo senza curarsi dei gravissimi danni che ciò comporta all’intero settore agricolo.