Dopo la protesta avvenuta martedì 22 ottobre davanti a Montecitorio e vergognosamente taciuta da tutti gli organi di stampa tranne il nostro, domani gli agenti di Polizia scenderanno di nuovo in piazza. Questa volta su tutto il territorio nazionale.
La politica italiana ha preso a pesci in faccia le forze di pubblica sicurezza per troppo tempo e adesso la misura è colma, come direbbe Fantozzi: “Fino a che, all’alba del terzo giorno, la polizia si incazzò davvero”. Domani è l’alba del terzo giorno.
Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, dopo un incontro con il Premier Conte ha dichiarato: “Il confronto con il premier Conte e con il Ministro dell’Interno Lamorgese ha portato poche garanzie rispetto alle esigenze del personale della Polizia di Stato. Stiamo continuando a subire umiliazioni economiche e professionali ed è proprio per questo che, il prossimo 29 ottobre, manifesteremo il nostro dissenso con una mobilitazione in tutte le città italiane. Abbiamo chiesto leggi che non consentano a chi aggredisce o minaccia gli agenti delle Forze dell’Ordine di restare impunito e il rispetto del principio di certezza della pena; abbiamo sollecitato risorse adeguate per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, per il riordino delle carriere e per la remunerazione del lavoro straordinario che i poliziotti hanno svolto dall’inizio dell’anno e che non è ancora stato pagato. È necessario, inoltre, dotare tutti gli agenti di un equipaggiamento adeguato che preveda pistole elettriche, giubbotti sottocamicia antiproiettile e antilama, appropriate protezioni per i servizi di ordine pubblico. Quello che lanciamo oggi è un appello al governo e a tutte le forze politiche del Paese: la sicurezza dei cittadini deve essere una delle priorità dello Stato e deve essere condivisa in maniera bipartisan. Le istituzioni non possono più far finta di niente di fronte a questa emergenza”.
Queste sono parole forti, che vanno anche a confermare una circolare del Ministero degli Interni dove, in soldoni, si vuole metter un bavaglio agli agenti: “non lamentatevi sui social” è l’imposizione che deve mettere a tacere tutti coloro che ci proteggono. O almeno ci provano.
Tutta la cittadinanza è invitata a protestare aiutando gli agenti a fare il loro lavoro in sicurezza. Dalle 8.30 davanti a tutte le Prefetture italiane. E questa volta sperando che gli organi di stampa siano meno conniventi con certi politici cercando di mettere tutto a tacere.
I partiti politici di destra saranno ovviamente tutti presenti. Altrettanto ovviamente, quelli di sinistra staranno a casa. Salvo poi lamentarsi quando avranno veramente bisogno di essere protetti.
Qui in basso trovate i link ai due documenti ufficiali pubblicati dal COISP
ECCO LA VERITA’ – IL COISP MANIFESTA IL 29 OTTOBRE 2019 IN DIFESA DEI DIRITTI DEI POLIZIOTTI
Manovra poche risorse per la Polizia. Appello a forze politiche e mobilitazione nazionale